Przemysl allo stremo
Se tutti i bollettini militari dicessero il vero nessuno saprebbe più dove piazzare i prigionieri di guerra. Ognuno dei belligeranti ne annuncia migliaia al giorno, sembra che ci siano più perdite che soldati.
Ovunque la guerra mostra sempre il suo lato più barbaro e inumano. Banale. I russi hanno saccheggiato e dato alle fiamme alcuni villaggi; nei comunicati ufficiali dello Stato maggiore tedesco si annunciano rappresaglie: «Tre villaggi e proprietà del territorio russo da noi occupate saranno incendiate e distrutte. A ogni danno prodotto dal fuoco noi risponderemo col fuoco». Occhio per occhio.
Il 19 marzo la situazione di Przemysl è disperata. La città è assediata da una vita, più o meno dall’inizio della guerra; la guarnigione austro-ungarica, imprigionata dietro alle fortificazioni, è allo stremo. Si prova una sortita, l’ennesima, un disperato tentativo di spezzare l’accerchiamento. Fallisce, i russi sono troppi. Stando a Pietrogrado, ma i numeri son di parte, vengono catturati 3.954 austro-ungarici.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo olandese protesta contro la politica di blocco dell’Intesa.
- In Germania il secondo prestito di guerra è sottoscritto per oltre 9 miliardi.
- A seguito della battaglia di Cianak, il Governo ottomano decide di conferire al Sultano il titolo di Ghazi (vittorioso). La proclamazione è fatta nell'anniversario dell'assunzione al trono.
- Nel Regno Unito trentaquattro sindacati concordano nel velocizzare la spedizione di munizioni.
Fronte occidentale
- I tedeschi attaccano pesantemente nei Vosgi.
Fronte orientale
- Gli austro-ungarici tentano una grande sortita da Przemysl (Galizia), assediata da sette mesi, ma sono respinti da soverchianti forze russe.
- I russi vincono a Przasnysz.
Fronte asiatico ed egiziano
- Dardanelli: operazioni fermate per maltempo.