Przemysl capitola
La Germania si è ripresa Memel in meno di quarantotto ore; i russi non riescono a consolidare la posizione. La città non è una conquista qualunque, ha una rilevante importanza strategica e non solo per le sue fortificazioni: è un fondamentale porto nel Baltico e un polo industriale di prim’ordine.
Sì, ma la notizia del giorno è un’altra: 133 estenuanti giorni di assedio sono il limite asburgico. Il 22 marzo la fortezza di Przemysl non ne ha più, si arrende ai russi. Era isolata, abbandonata a sé stessa dal 10 novembre.
Il campo è disseminato di corpi congelati, molti feriti e ammalati non ce l’hanno fatta a superare il rigido inverno. Le armate zariste catturano 126.000 prigionieri e circa 700 cannoni. La Galizia asburgica perde una roccaforte fondamentale sul corso del San, un baluardo dietro le linee nemiche, a nord-est dei Carpazi; i russi si tolgono una mastodontica spina nel fianco e mettono in sicurezza quel tratto di fiume. E non è tutto: la capitolazione «restituisce al Granduca Nicola una massa d’esercito considerevole, da poter utilizzare nelle operazioni sui Carpazi e a Cracovia».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Sir William Robertson è nominato Capo di Stato maggiore dell'esercito inglese.
Fronte orientale
- I tedeschi contrattaccano i russi nella Prussia orientale e occupano nuovamente Memel.
- La fortezza austriaca di Przemsyl capitola alle forze russe; 126.000 prigionieri e 700 cannoni dopo sei mesi di assedio.
Fronte asiatico ed egiziano
- Scoperte truppe d’assalto turche vicino El Kubri (Suez).