21 Marzo, 1915

Zeppelin su Parigi

Sui giornali iniziano a trapelare i dettagli dell’attacco ai Dardanelli. Il comunicato parigino sottolinea la prova d’onore e «la brillante parte presa dalla divisione navale francese». Ecco, visto l’esito dell’operazione, “brillante” non mi sembra l’aggettivo più adatto.
Il 21 marzo quattro zeppelin tedeschi tentano un raid su Parigi: due vengono costretti alla ritirata dalle difese aeree della capitale, gli altri sganciano le proprie bombe. Danni lievi, pochi i feriti, ma tanta paura.

A Torino La Stampa pubblica un’interessante intervista con il Generale Pistoia. Al Deputato vengono chiesti chiarimenti sullo stato del nostro esercito: «In questi mesi si sono fatte delle spese ingenti per completare la nostra preparazione. Il denaro si è speso bene e possiamo dire di essere preparati. […] Ma abbiamo le nostre forze dislocate per tutta Italia e occorre che siano adunate nello scacchiere prestabilito, ciò richiede una quindicina di giorni. Fino a quel momento non possiamo dire di essere pronti»


Ben più importante è però il telegramma inviato da Sonnino agli Ambasciatori di Parigi, Londra e Pietrogrado: «Il movente principale, determinante la nostra entrata in guerra a fianco dell’Intesa, è il desiderio di liberarci dall’intollerabile situazione attuale di inferiorità nell’Adriatico di fronte all’Austria. […] Del resto l’Italia potrebbe probabilmente conseguire la maggior parte dei suoi desiderata nazionali con un semplice impegno a mantenere la neutralità, senza esporsi ai terribili rischi e danni della guerra».
Ora spetta al miglior offerente convincerci da che parte stare.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’attaché militare italiano lascia Vienna.

Fronte occidentale

  • Due Zeppelin bombardano Parigi, lievi danni; altri due costretti a tornare indietro dalla difesa aerea francese.
  • I francesi riguadagnano le trincee perdute vicino Notre-Dame-de-Lorette.
  • Duri combattimenti a Bagatelle (Argonne).

Fronte orientale

  • I tedeschi abbandonano gli attacchi a Osowiec e ripiegano con la loro artiglieria.

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori