Brusilov conta sulle riserve
La Russia prova ancora a stuzzicare gli appetiti nazionalisti polacchi: un ukaz imperiale, un editto dello Zar, concederebbe l’autonomia amministrativa alle città del Regno di Polonia. Bene, ma prima bisognerebbe farlo questo Regno e quindi cacciare i tedeschi e gli austro-ungarici. La strategia di Pietrogrado è chiara: prevede la diserzione delle truppe di origine polacca negli eserciti nemici e una sollevazione popolare nelle regioni non occupate dai russi.
Sul fronte galiziano la recente caduta di Przemysl ha innescato una rapida escalation. Il 4 aprile l’esercito guidato dal Generale Brusilov continua l’avanzata nei Carpazi: i russi hanno occupato Cisna e raggiunto Stropkov, nell’odierna Slovacchia. Pietrogrado annuncia oltre 10.000 prigionieri. I combattimenti diventano ogni giorno più aspri e i rinforzi freschi, appena giunti al fronte, stanno facendo la differenza: secondo un comunicato austro-ungarico «le riserve dei russi sembrano inesauribili».
Qualcosa si muove anche sul fronte occidentale. I francesi hanno iniziato una nuova offensiva nella regione della Woëvre: a nord si sono assicurati Regniéville e a sud registrano progressi intorno a Saint-Mihiel.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Un ukaz imperiale russo concede l'autonomia amministrativa alle città del Regno di Polonia.
- Grecia: pubblicazione del secondo memorandum di Venizelos al Re Costantino riguardante la politica estera greca.
Fronte occidentale
- Inizia la battaglia della Woëvre: i francesi fanno progressi a sud di Saint-Mihiel (Meuse) e nel distretto di Woëvre.
- I tedeschi occupano Drie-Grachten.
Fronte orientale
- Ospedali russi bombardati a Radom (Polonia).
- I russi occupano Cisna e raggiungono Stropkov (Carpazi).
- Feroce battaglia a Okna (vicino Chernivtsi).
Fronte asiatico ed egiziano
- I russi sconfiggono i turchi a Olty (regione armena).
Operazioni navali
- Il “Goeben” e il “Breslau”, inseguiti da navi russe, si ritirano verso il Bosforo; il primo urta in una mina e riporta danni.