15 Giugno, 1915

I benvenuti, sempre

Nulla deve mettere in discussione l’appoggio incondizionato e la gratitudine delle popolazioni liberate. Questi assolutismi servono a tenere alto il morale, tranquillizzare chi è a casa e a perorare la nostra causa. Il messaggio deve essere sempre e comunque: “Noi siamo i buoni; siamo ben voluti e ben accolti da tutti e in tutte le regioni liberate”.
Per far questo viene pubblicato un comunicato ufficiale, una relazione su «l’organizzazione del brigantaggio nei territori occupati».
L’idea che possano esistere partigiani austriaci non può e non deve sfiorare la mente di nessuno. Chiunque ostacoli la nostra missione deve essere per forza un militare pagato da Vienna: «Non le popolazioni, ma gli agenti del Governo austriaco sono dunque responsabili degli atti di ostilità e di brigantaggio compiuti a nostro danno».
Difficile dimostrarlo. E ancor più difficile è escludere al 100% la possibile esistenza di qualche austrofilo in quelle regioni.


A quasi un anno dallo scoppio del conflitto una cosa è ormai chiara a tutti: la guerra costa soldi, tanti soldi. E continuerà a costare sempre di più.
Il 15 giugno l’Inghilterra vota un ulteriore credito di 250 milioni di sterline. Per Asquith e per il Parlamento è necessario continuare “fino alla fine e a qualunque prezzo”.
Intanto le coste orientali britanniche ricevono un’altra sgradita visita degli zeppelin tedeschi, pareggiata dal bombardamento francese di Karlsruhe.
Sul fronte occidentale la Germania viaggia forte: le battaglie di Mościska e Lubaczów possono dirsi concluse, gli austro-tedeschi avanzano sulla riva destra del San e i russi sono stati costretti a ripiegare sulla linea di Horodok.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In Italia, con decreto reale, è autorizzata remissione di un nuovo prestito nazionale italiano al 5 % rimborsabile in 25 anni (pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 17).
  • In Inghilterra si vota un ulteriore credito di 250 milioni di sterline.

Fronte occidentale

  • Aerei francesi bombardano Karlsruhe.
  • I francesi conquistano, ma falliscono nel tenerla, la linea frontale della trincea tedesca a est di Festubert.
  • Raid degli Zeppelin sulla costa nordorientale britannica.

Fronte orientale

  • I tedeschi avanzano sulla sponda destra del San.
  • Finiscono le battaglie di Mościska e Lubaczów.

Operazioni navali

  • I tedeschi perdono il sottomarino U-14.

 

Dal fronte

Sulla frontiera Tirolo-Trentino ed in Cadore procediamo gradualmente all' occupazione di punti dominanti. All' infuori di pochi tiri lontani di artiglieria e di due nuovi vani attacchi portati il giorno 13 contro la Cima Vallone, nell' alto Piave, l'avversario non diede qui altri notevoli segni di attività.
Più intensi e ripetuti furono tentativi d'irruzione nemica in Carnia, sia presso il passo di Sesis, da noi sempre fortemente tenuto, sia sopratutto contro la dorsale del limite del Monte Avo ­stanis al passo di Monte Croce. Qui, preparato con intenso fuoco d'artiglieria iniziato nella notte e divenuto poi all' alba violentissimo, il nemico pronunziò nella mattina del 14 un vigoroso attacco. Venne respinto ed inseguito alla baionetta.
Azioni di artiglieria a distanza si ebbero anche nella zona di Monte Nero dal fronte Sleme-Mrzli su Kozliak e lungo l'Isonzo. Nel tratto da Podgora a Monte Fortin ed in corrispondenza del canale di Monfalcone, ulteriori ricognizioni hanno meglio accertata l' entità dei lavori a difesa compiuti dal nemico sul fronte dell' Isonzo; trinceramenti talvolta su più linee, non di rado costruiti in murature o in calcestruzzo rafforzati con blinde metalliche e protetti da estesi reticolati e da mine, batterie sovente sistemate in caverne, intensa vigilanza notturna sussidiata da riflettori e da razzi illuminanti, ampio sviluppo delle comunicazioni telegrafiche, telefoniche e ottiche.

In qualcuno dei nostri feriti si sono constatate le prove dell' uso da parte del nemico di proiettili esplodenti.
Anche l'accurato esame di frammenti di pallottole raccolti in talune delle località ove ebbero luogo scontri, ha confermato l'impiego, per parte del nemico, di mezzi esplicitamente condannati dalle convenzioni internazionali. Violenti acquazzoni nel pomeriggio di ieri e nella notte, pur molestando alquanto le condizioni di vita nei campi, hanno sensibilmente mitigato l'arsura dei passati giorni. La salute delle truppe si mantiene ottima. Il morale è sempre altissimo.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori