Bisogno di Pace
I socialisti tedeschi, o almeno una parte, rompono gli indugi: «Da quasi un anno infuria la guerra. Centinaia di migliaia di giovani vite sono state distrutte, distrutti gli incommensurabili beni della nostra civiltà. […] La miseria e il bisogno si accumulano e gravano sempre sul popolo. […] Il popolo non vuole nessuna annessione di altri popoli, vuole la pace. Una delle potenze belligeranti deve tendere la mano alla pace».
Questo è un estratto del manifesto pubblicato sulla Vorwärts, il giornale della SPD. La reazione è immediata: il 27 giugno il quotidiano viene sospeso.
La stampa estera ci va a nozze ma, siccome sono in pochi a voler chiudere qui il conflitto, ci si concentra solo sull’incrinata unità tedesca. E allo stesso tempo si rincara la propaganda: gli austro-tedeschi non sono esseri umani, sono oscure essenze demoniache, abietti untori di malvagità, rigurgitati dal più profondo degli inferi. Le leggende sulla brutalità criminale del nemico si diffondo: secondo la più ricorrente gli austro-tedeschi taglierebbero le mani dei bambini, futuri nemici dell’Impero.
Ah, se gli altri sono tutti dei demoni, noi no, noi siamo tutti eroi. Il soldato italiano, o Alleato, è sempre raccontato come un mix tra Achille e Ulisse, come un concentrato di virtù, illuminato dal più fervido patriottismo e del tutto immune alla paura. Siamo al “bene contro il male”, ai cartoni animati.
Che la situazione ci stia sfuggendo di mano, sconfinando nel grottesco, lo si capisce dalle parole: sempre più spesso viene usato il termine «guerra santa». E non parlo della Jihad turca.
Al fronte i bombardamenti dell’artiglieria italiana e i seguenti assalti costringono l’esercito asburgico a cedere terreno a Sagrado e Castelnuovo.
In Galizia gli austro-tedeschi occupano Halych e si avvicinano al fiume Bug; i russi si ritirano dal Dnestr verso l'Hnyla Lypa.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- I socialisti tedeschi invitano il Governo a fare proposte di pace.
- Il Nunzio apostolico manifesta al Governo austriaco le preoccupazioni del Papa per i pericoli ai quali sono esposti il Santuario di Loreto e gli altri luoghi sacri della costa adriatica.
Fronte occidentale
- I francesi respingono l’attacco tedesco sulle alture della Meuse e a Metzeral.
Fronte orientale
- I tedeschi occupano Halych e avanzano verso il Bug.
- I russi si ritirano dalla linea di Dnestr verso la linea della Hnyla Lypa. Comincia la battaglia della Hnyla Lypa.
- Gli attacchi russi fanno breccia a nord di Przasnysz.
Fronte italiano
- Gli italiani, sotto il bombardamento nemico, prendono piede sul ciglio del Carso a Sagrado e con violenti attacchi alla baionetta occupano Castelnuovo.
Fronte meridionale
- I serbi conquistano l’isola di Michaiska (Danubio).
- I montenegrini occupano Alessio.
Fronte asiatico ed egiziano
- Dardanelli: i britannici conquistano quattro linee turche vicino Krithia.
- Comincia l’avanzata inglese sull’Eufrate.
- La costa dell’Asia Minore opposta a Chios viene bombardata dall’ H.M.S “Hussar”.
Dal fronte
Nessun avvenimento di speciale importanza militare nelle ultime 24 ore nella regione del Tirolo-Trentino.
La lotta fra le artiglierie va sempre più intensificandosi. Le nostre truppe alpine riuscirono ad interrompere l'impianto idroelettrico del Tonale sul Garda.
In Carnia il nemico tentò, senza riuscirvi, di riprendere la cima dello Zellonkofel (a ovest del passo di Monte Croce Carnia).
Nelle località della zona del Monte Nero, ove si svolsero gli ultimi combattimenti, furono raccolti circa 200 fucili, 20.000 cartucce e due lanciabombe, abbandonati dal nemico.
In più punti della fronte lungo l'Isonzo è stato accertato l' uso da parte dell' avversario di granate di gas solforosi asfissianti.
Firmato: CADORNA