Il Papa condanna l'invasione del Belgio
«Il Cancelliere dell’Impero tedesco von Bethmann-Hollweg ha dichiarato apertamente, il 4 agosto 1914, in pieno Parlamento, che invadendo il territorio belga, la Germania violava la neutralità del Belgio. […] Il Papa ha condannato le ingiustizie commesse nella guerra attuale. La stessa Germania ha confessato di avere violato la neutralità belga, violazione che è un’ingiustizia. Dunque il Papa ha già implicitamente condannato quel delitto tedesco».
Con queste parole, scritte al Ministro belga presso la Santa Sede, il Cardinale Gasparri prova a chiudere, una volta per tutte, la querelle scatenata dall’intervista di Benedetto XV al francese La Liberté.
A proposito di parole, La Stampa del 10 luglio pubblica un discorso di Joseph Rudyard Kipling, vi dice niente “Il libro della giungla”? Ecco, quel Kipling.
Cosa pensasse della Germania non è equivocabile: «Noi dobbiamo vincere, perché l’opera loro è l’opera di Satana e fargli la guerra è fare la guerra allo spirito del male. Bisogna risollevare lo stendardo della giustizia e dell’onestà semplice che essi hanno gettato nel fango, in faccia alle Nazioni».
Sull’altra sponda dell’Atlantico, i giornali americani pubblicano l’ultima nota tedesca riguardo al Lusitania; l’atteggiamento della Germania li irritata. Berlino dovrebbe ammettere l’errore, offrire riparazioni e garantire la futura sicurezza di navi e cittadini neutrali. Queste sarebbero le richieste americane.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Cardinale Gasparri scrive al Ministro belga presso la Santa Sede, affermando che il Vaticano condanna l'invasione del Belgio.
- Il Generale Botha rende noti i termini della resa nell’Africa sudoccidentale. Lord Kitchener si congratula con lui e lo invita in Inghilterra.
- Pubblicata la risposta tedesca alla nota americana sull’affondamento del Lusitania.
- Il Generale russo Nikolai Russki nominato Comandante in Capo del fronte nord.
Fronte orientale
- L'offensiva russa si sviluppa nella regione di Lublino e di Kraśnik.
- Contrattacco austro-ungarico a Bystrzyca (Kraśnik).
Fronte italiano
- Gli Alpini italiani scalano la Tofana nell'Alto Boite.
Fronte asiatico ed egiziano
- I turchi attaccano i russi vicino Karaderbent (Transcaucasia).
Dal fronte
Il nemico insiste nei suoi attacchi in Valle Daone.
Forti nuclei di fanteria sostenuti anche dal fuoco d' artiglieria, tentarono ivi nella giornata del 9 contro la nostra posizione di Malga Leno una azione di sorpresa che fallì, però, completamente.
Per contro, in Valle Terragnolo (Adige) un nostro reparto di fanteria, spintosi innanzi fino alle posizioni di Malga Sarta e di Costa Bella a dominio della valle stessa, riuscì ad impadronirsene di sorpresa. Nell' alto Cordevole, durante la notte sul 9, due forti attacchi nemici furono successivamente portati contro la nostra occupazione alla testata del vallone di Franza; vennero entrambi respinti.
Nell'Alto Boite i nostri alpini, dopo avere arditamente scalato il Monte Tofana, sorprendevano in Valle Travenanzes truppe nemiche trincerate e ne conquistavano le posizioni, prendendo anche una ventina di prigionieri.
Nella zona dell' Isonzo il nemico va spiegando numerose batterie di medio calibro, ma le nostre artiglierie lo controbattono con crescente efficacia.
Nella notte sul 10 nuovi violenti attacchi pronunciatisi contro le posizioni da noi recentemente conquistate sull' altipiano carsico furono immediatamente respinti.
Firmato: CADORNA