La grande offensiva sul fronte orientale
Nel sud del Galles siamo alla resa dei conti: 200.000 minatori entrano in sciopero e paralizzano il settore; le trattative, non molto convinte, non sono approdate in alcun porto. Le minacce neanche.
Il 15 luglio il fronte occidentale non riserva sorprese: gli attacchi tedeschi sull’Yser sono falliti e l’offensiva nelle Argonne è stata contenuta; ad aumentare è solo il numero spropositato delle perdite.
Agli austro-tedeschi le cose vanno meglio sul fronte orientale: la nuova avanzata di Hindenburg in Polonia procede come previsto e imperversa nella regione di Przasnysz e lungo il Narew. I russi sono costretti a ritirarsi ancora.
Contemporaneamente si sviluppa una nuova offensiva a nord, direzione Riga; mentre in Galizia il Generale Mackensen marcia ancora contro la linea Lublino–Chełm.
Vienna rintuzza bene gli attacchi italiani. Ora da noi il fronte più caldo è quello dolomitico: nel Cadore i combattimenti si sono intensificati già da qualche giorno. Nell’occhio del ciclone ci sono i forti asburgici sul Col di Lana, le Tofane e il Monte Piana. Il prezzo per una manciata di postazioni è di circa mille vittime solo tra gli italiani.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Duecentomila minatori nel Galles del sud entrano in sciopero.
- Il National Registration Act diventa legge in Gran Bretagna.
Fronte occidentale
- Fallimento tedesco nel raggiungere la riva sinistra dell’Yser, pesanti perdite.
- L'attacco tedesco nelle Argonne è contenuto.
Fronte orientale
- La nuova offensiva tedesca si sviluppa anche verso Riga.
- Hindenburg prosegue l'avanzata in Polonia passando il Narew.
- I tedeschi tempestano la linea a sud di Zielovna (vicino Przasnysz) e forzano i russi a ritirarsi sul Narew.
- Il Generale tedesco Mackensen avanza contro la linea Lublino–Chełm (Polonia meridionale).
Fronte italiano
- Si sviluppa l’offensiva italiana nell’Alto Cadore.
- Si combatte sul Col di Lana, sulle Tofane, sul monte Piana.
Fronte asiatico ed egiziano
- Avanzata generale degli Alleati nella penisola di Gallipoli.
Dal fronte
Nell’alto Cadore, dove la nostra azione offensiva si va sviluppando metodicamente, continua con efficacia di risultato il tiro di demolizione contro le opere nemiche i Platzwiese e di lardo. Una batteria sul Rautkoff a est di Landro fu parzialmente smontata.
Ricognizioni di fanteria spinte fino al monte Seikofl e alla cresta del Burgstall alla testata del vallone di Sexten ebbero scontri con l’avversario con risultato a noi favorevole.
Nella zona di Val Falzarego un riparto di fanteria, inerpicatosi per un canalone ritenuto inaccessibile, riusciva ad occupare di sorpresa Cima di Falzarego.
Nella notte sul 14, contrattaccato dal nemico, lo respingeva, infliggendogli gravi perdite.
Lungo tutta la rimanenza del fronte situazione immutata.
Firmato: Cadorna