Berlino-Sofia: accordo segreto
Questa volta la zampata vincente è tedesca, Sofia ha fatto la sua scelta: il 17 luglio viene firmato un accordo segreto tra la Germania e la Bulgaria; sarà poi controfirmato dai rappresentanti dell’Austria-Ungheria e dell’Impero ottomano. In sostanza l’Albania e qualcos’altro verranno cedute alla Bulgaria in cambio dell’intervento bellico contro l’Intesa. La prima grossa pedina balcanica sta per muoversi.
Sul fronte orientale il Generale Mackensen continua la sua avanzata tra la Vistola e il Bug: gli scontri sono brutali. Più a nord Berlino mette in cassaforte la battaglia di Przasnysz, scacco ai russi.
Lontano dai campi di battaglia le condizioni non accennano a migliorare. Sui giornali svizzeri si parla dei focolai di colera nell’Impero asburgico: vengono stimati oltre 500 casi. Anche in Gran Bretagna hanno i loro problemi: i minatori gallesi non transigono, non cedono di un centimetro. O una paga decente o niente carbone. Gli inglesi più esasperati si chiedono come si faccia a scioperare in un momento tanto critico. Ovviamente hanno già pronta la propria risposta: quei “felloni” sono di certo pagati dalla Germania.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- A Sofia si stipula un trattato segreto fra la Bulgaria e la Germania. L’Albania verrà ceduta alla Bulgaria in cambio della partecipazione bulgara alla guerra.
- Pubblicato da Lord Mersery il rapporto sul Lusitania.
- Petrus Marinus Janssen e Willem Johannes Roos, due spie tedesche, vengono condannati a morte a Westminster Guildhall.
Fronte orientale
- Duri scontri fra la Vistola e il Bug.
- Mackensen continua l’offensiva sul Wolica.
- Finisce la seconda battaglia di Przasnysz.
Fronte italiano
- Bari bombardata dall'aviazione austro-ungarica: 6 morti e vari feriti.
Fronte meridionale
- I serbi evacuano Durazzo (Albania) come richiesto dagli italiani. Ma mantengono punti strategici nelle vicinanze.
Dal fronte
Nell' Alto Cordevole (Cadore) le nostre truppe, proseguendo l' offensiva felicemente iniziata da alcuni giorni contro i gruppi di forti presso Falzarego e presso Livinallongo, vanno ora impadronendosi dell' elevata e difficile zona interposta fra di essi.
Ieri, superando le gravi difficoltà del terreno e la tenace resistenza del nemico, fu raggiunta la linea che dal Colle dei Bois e dalla Cima di Falzarego per la testata del vallone Franza giunge alle pendici del Col di Lana.
Sopratutto brillante fu l' azione delle nostre fanterie per la conquista dei contrafforti che dal Col di Lana scendono a Salesei e a Agai nel Vallone di Andraz.
Sotto il micidiale fuoco dell' avversario esse conquistarono alla baionetta i trinceramenti nemici più avanzati, dove si stanno ora afforzando.
Nella zona dell' Isonzo è segnalato una crescente attività dell' avversario.
Attorno a Plezzo e contro le nostre posizioni sulle alture costituenti la testa di Ponte di Plava, la sera del 15 furono tentati frequenti piccoli attacchi senza alcun risultato.
Nella notte sul 17 due nostri dirigibili hanno bombardato le opere nemiche intorno a Gorizia e accampamenti nemici sulle pendici settentrionali del monte S. Michele nel Carso, con risultati giudicati soddisfacenti.
I dirigibili, che durante la loro azione furono costantemente illuminati dal nemico con razzi e fatti segno a vivo fuoco d' artiglieria, all' alba rientrarono incolumi nelle nostre linee.
Firmato: CADORNA