20 Luglio, 1915

Londra si inchina ai minatori gallesi

I giornali italiani sono ottimisti: «Entriamo nel periodo culminante delle nostre operazioni di avanzata. Superato questo periodo, che rappresenta per il nemico il momento della sua maggiore e più favorevole resistenza, le operazioni di guerra assumeranno carattere conclusivo e potranno dar luogo a rapidi quanto brillanti risultati». Quando si dice “vendere la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato”.
Già, perché la seconda battaglia dell’Isonzo è appena iniziata e ben lontana dal concludersi: gli austro-ungarici si riprendono il San Michele, contrattacco fulmineo.

A Pietrogrado sta per rintoccare un’ora decisiva. Il piano tedesco sembra perfetto, i russi si avvicinano alla scelta più difficile: subire l’accerchiamento e rischiare di essere annientati, o regalare la Polonia al nemico, ritirandosi lungo tutto il fronte orientale, verso postazioni meglio difendibili.
C’è ancora margine per ripiegare in ordine: la fortezza di Ivangorod può far guadagnare tempo, così come la stoica resistenza sulla ferrovia Lublino–Chełm.


Ma il 20 luglio è la giornata dei minatori gallesi. Lloyd George e il Governo britannico si rassegnano e assicurano importanti concessioni: cedono più o meno su tutto. Lo sciopero finisce e le miniere tornano a pieno regime. Hanno vinto gli operai.
Ecco, Lloyd George è di umore pessimo e non manca l’occasione di farlo notare: «La loro condotta è antipatriottica, mentre tanti figli del popolo, come loro, e tanta gioventù si sacrificano sui campi di Fiandra. E dimostra come, arrestando la produzione del materiale bellico, si assumano la terribile responsabilità di lasciar morire tanti loro compatriotti, o di allontanare sempre più la fine della guerra».
Intervento duro, anche troppo: da quel fazzoletto d’impero, di quei 200.000 minatori, circa 56.000 partiranno volontari e molti altri non verranno arruolati solo per garantire la produzione bellica.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Gran Bretagna: cessa lo sciopero dei minatori gallesi.

Fronte occidentale

  • I francesi avanzano sulla valle de La Fecht verso Munster (Alsazia).
  • Comincia la battaglia di Le Linge (Vosgi).

Fronte orientale

  • Stoica difesa russa della ferrovia di Lublino–Chełm.
  • Duri scontri a sud di Ivangorod.
  • Comincia la seconda battaglia di Ivangorod.
  • I russi evacuano le posizioni ad ovest di Groitsi e si ritirano a nord di Nowogród.
  • I tedeschi irrompono nella linea russa sulla Bubissa.
  • Hindenburg avanza verso Varsavia.

Fronte italiano

  • Gli italiani attaccano verso Gorizia.
  • Battaglia sull'Isonzo in pieno sviluppo: gli italiani raggiungono la cima del San Michele e del Podgora, ma sono resinti da contrattacchi austro-ungarici.
  • Sulle Tofane cade il Generale Antonio Cantore, messosi in mostra nella campagna di Libia.

Dal fronte

Lungo tutto il fronte dell' Isonzo è proseguita ieri la nostra vigorosa offensiva con progressi specialmente sull' altipiano del Carso.
Alla fine della giornata erano state espugnate altre trincee e presi ancora 500 prigionieri, tra i quali 5 ufficiali. Ad onta delle fatiche per la lotta durata aspra e ostinata fino a sera, le nostre truppe riuscivano a rafforzarsi rapidamente sulle posizioni conquistate ed a resistere di poi ai contrattacchi pronunziati dal nemico durante la notte.
L' azione continua a svilupparsi. Nel rimanente teatro di operazione la situazione è invariata.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori