21 Luglio, 1915

Washington alza la voce

La diplomazia americana invia a Berlino la nuova nota sulla guerra navale. Il documento del 21 luglio è più esplicito, più esigente: «Il Governo degli Stati Uniti non può acconsentire alla diminuzione dei diritti del suo popolo. […] I diritti dei neutri, in tempo di guerra, sono basati su principi immutabili. È un dovere, è un obbligo dei belligeranti trovare il modo di adattare le nuove circostanze a quei principi. […] Il Governo degli Stati Uniti, pure apprezzandone lo spirito amichevole, non può accettare le proposte del Governo Imperiale tedesco. […] Il ripetersi, da parte dei comandanti tedeschi, di atti contrari a questi diritti, sarà considerato dal Governo degli Stati Uniti come un atto deliberatamente ostile».
No, la rottura non c’è stata, ma a Washington hanno alzato la voce.

Anche in Italia c’è chi protesta: al centro del mirino finisce il servizio postale. Un solo ufficio è autorizzato a gestire tutta la posta da e per il fronte: è quello di Bologna. In più dovrebbe controllare ed eventualmente censurare ogni lettera. Non ce la può fare. I disagi, i problemi, i ritardi si accumulano.

Le comunicazioni tra soldati e famiglie diventano un terno al lotto: si è fortunati nel ricevere notizie ogni due settimane.
Sul fronte orientale la fortezza di Ivangorod è investita dalle armate austro-tedesche; pochi chilometri più a ovest capitola la città di Radom.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Terza risposta americana alla Germania sulla guerra navale.

Fronte orientale

  • Finisce la seconda battaglia di Ivangorod, la fortezza è conquistata dalle truppe austro-tedesche.
  • Con violenti combattimenti sulla Vistola gli austro-tedeschi si impadroniscono di Radom.
  • L’offensiva russa attorno Sokal’ espelle gli austro-tedeschi dalla riva destra dell’Alto Bug.

Fronte italiano

  • In tre giorni gli italiani hanno fatto 3.478 prigionieri sul Carso.
  • Gli italiani avanzano a Plava.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le truppe britanniche raggiungono l’Eufrate da Al-Qurnah e catturano le truppe turche.
  • I britannici rioccupano Sheikh Othman (Aden).

Dal fronte

Mentre in Cadore continua a svilupparsi energicamente l' offensiva iniziata nelle alte valli di Cordevole, Boite e Ansiei, e mentre in Carnia le nostre artiglierie di grosso e medio calibro insistono con efficaci risultati nello scuotere la consistenza delle opere di fortificazione nemiche, nella zona dell'Isonzo la lotta diviene sempre più intensa.
A Plava l'avanzata fece qualche progresso molto contrastato.
Verso Gorizia fu guadagnato un tratto nella linea di alture che dalla riva destra coprono la città e i ponti sull'Isonzo.
Sull' altipiano Carsico il nemico fu scacciato da alcune trincee.
L' azione si protrasse aspra ed ostinata anche durante la notte.
Oltre a mitragliatrici, fucili e munizioni in quantità tuttora non determinata, caddero nelle nostre mani numerosi altri prigionieri. Questi in totale, per le tre giornate del 18, 19, 20 ammontano a 3478, dei quali 76 ufficiali e cadetti.
Dichiarazioni concordi dei prigionieri attestano che le perdite subite dal nemico sono gravissime e ciò è provato anche dalla quantità di cadaveri trovati nelle trincee.
Le nostre truppe perseverano instancabili nella lotta.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori