23 Luglio, 1915

Problemi nordafricani per Roma

L’Italia farebbe bene a gettare un occhio verso la Tripolitania, dove una nostra guarnigione è stata massacrata dai ribelli senussi. A guidarli sarebbero stati ufficiali turchi e tedeschi.
Roma è ovviamente concentrata sulla seconda battaglia dell’Isonzo: l’offensiva italiana sembra aver acquisito una lenta costanza e prosegue lungo tutta la linea; i maggiori successi si registrano sulla cresta di Luznica, vicino a Monte Nero.
L'Impero asburgico risponde lontano dal fronte: il 23 luglio la Marina viennese colpisce Ortona e le isole Tremiti.
I media britannici sono entusiasti degli sforzi italiani. A Londra si sottolinea come la nostra azione distragga Vienna dal fronte orientale e alleggerisca la pressione su Varsavia.
Ma l’imbeccata giusta, la notizia del giorno, l’indiscrezione migliore, ce l’ha il Giornale d’Italia: la Bulgaria si preparerebbe ad attaccare la Serbia.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Pubblicata l'ultima nota americana alla Germania: ogni nuovo atto della marina tedesca a danno di cittadini americani sarà considerato come atto deliberatamente antiamichevole.

Fronte italiano

  • La battaglia continua su tutto il fronte dell'Isonzo; successi per gli Italiani.
  • Gli italiani avanzano lungo la cresta di Luznica (Monte Nero).
  • Le navi da guerra austro-ungariche bombardano Ortona e le Isole Tremiti.

Fronte orientale

  • Le fortezze sul di Różan e Pułtusk, lungo il Narew, vengono conquistate dai tedeschi, che attraversano il fiume.
  • I russi vengono sconfitti vicino Šiauliai (Curlandia).

Fronte asiatico ed egiziano

  • Sconfitta turca nel Caucaso presso Obincers.
  • Regione di Tripoli: guarnigione Italiana massacrata dai rivoltosi Senussi, comandati da ufficiali tedeschi e turchi.

DAL FRONTE

La battaglia continua lungo tutta la fronte dell' Isonzo e il successo delle nostre armi si vien sempre meglio delineando.
Nella zona del Monte Nero le truppe alpine iniziarono l' avanzata lungo l' aspra dorsale di Luznica. Il nemico oppose vigorosa resistenza, ma i nostri riuscirono a strappargli taluni punti più avanzati, infliggendogli forti perdite e prendendo anche un centinaio di prigionieri.
Di fronte a Plava ed a Gorizia continuarono i nostri lenti progressi. Furono conquistati altri trinceramenti e catturati un cannone lanciabombe, una mitragliatrice, fucili, munizioni ed altro materiale da guerra.
Nel Carso, durante la notte sul 22, il nemico pronunziò numerosi attacchi, tutti falliti. Al mattino poi, sopraggiuntigli nuovi ingenti rinforzi, esso, dopo aver eseguito un' intensa preparazione con fuoco di artiglieria, irrompeva con dense masse sulla nostra fronte, specialmente in corrispondenza della nostra ala sinistra. Le nostre truppe di prima linea, pur duramente provate dalla lunga lotta precedente, riuscirono, mercè il valido concorso delle proprie artiglierie, a sostenere e poi ad arrestare l'urto violento.

Il successivo pronto accorrere dei nostri rincalzi permise quindi di sferrare una vigorosa controffensiva che finì con una vera rotta per l' avversario. Mentre le artiglierie con tiri precisi e celeri falciavanole colonne nemiche, le fanterie le innalzavano da presso e con manovra avvolgente s' impadronivano di 1500 prigionieri, dei quali 76 ufficiali. Il terreno dell' azione, ricoperto di cadaveri, attestava delle enormi perdite subite dall' avversario.

Firmato: CADORNA

COMUNICATO DELLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA

Nella notte del 22 corr. un nostro dirigibile ha gettato bombe su San Polai (a nord-est di Nabresina) e sulla ferrovia di Nabresina.
Tutte le bombe sono esplose con ottimi risultati.
Un' identica incursione aerea sulla ferrovia di nabresina è stata da noi ripetuta con un altro dirigibile la scorsa notte, lanciando con efficacia sul bersaglio un forte peso di esplosivo.
Entrambi i dirigibili fecero ritorno incolumi, benché fossero stati fatti segno a un nutrito fuoco di cannoni e di fucili.
Stamane all' alba il nemico ha bombardato con cinque unità di naviglio sottile (un esploratore e quattro cacciatorpediniere) Ortona, alcuni tratti della ferrovia litoranea da Ortona a Pedaso e le isole di Tremiti.
Solo a Ortona si ha da deplorare la morte d' un vecchio e d' un ragazzo di 14 anni.
I danni materiali, sono di lieve importanza.

 

Firmato: THAON DI REVEL

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori