Accordo bulgaro-turco
Il 22 luglio la Bulgaria mette a posto il secondo tassello del suo puzzle diplomatico. Sofia ha trovato l’accordo con l’Impero ottomano: in cambio dell’entrata in guerra otterrà la porzione turca della ferrovia di Dedeagach e tutti i territori a ovest della Maritza. Per completare le aspirazioni bulgare mancherebbe solo la Macedonia, ma quella va strappata ai serbi.
L’Austria-Ungheria e soprattutto la Germania continuano la marcia trionfale in Polonia: i russi vengono scacciati sulla riva sinistra della Vistola e devono fronteggiare gli assalti a Miluny e alla testa di ponte a Różan, sul Narew.
Bene, Berlino tiene a bada le scaramucce sul fronte occidentale, ma ha qualche problemino in più con le sue giovani donzelle. In un comunicato si legge: «Veniamo a sapere che, in modo assolutamente indecoroso, molte fanciulle, dai sedici ai vent’anni, fanno la corte a prigionieri francesi. […] Alcune ragazze hanno persino danzato balli erotici innanzi ai prigionieri stessi». Al cuor non si comanda.
Dalle nostre parti ce le diamo di santa ragione con gli austro-ungarici: gli italiani falliscono l’offensiva su Gorizia, ma respingono il contrattacco nemico sul Carso. Sale il numero di prigionieri asburgici: dall’inizio della seconda battaglia dell’Isonzo siamo arrivati a circa 3.500.
In America è ancora Roosevelt a dire la sua, in parole povere: “Se non intervenissimo, se non mostrassimo intransigenza, rigore, allora saremmo complici dei crimini tedeschi”.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- A Costantinopoli è firmato un accordo segreto fra la Bulgaria e la Turchia; quest'ultima cede alla Bulgaria la porzione turca della ferrovia di Dedeagach, con annessi I territori a occidente della Maritza. La Bulgaria si impegna a intervenire nella guerra a favore delle Potenze Centrali.
- Annunciata la partenza verso Tripoli di 30 ufficiali turchi con carichi di armi; gli italiani chiedono la guerra contro la Turchia.
- Roosevelt denuncia che l’America potrebbe essere accusata di complicità nei crimini tedeschi in Belgio se non mostrasse decisione.
Fronte occidentale
- Attaccate le postazioni francesi a est di Metzeral (Alsazia): i tedeschi prima le occupano, poi sono costretti a evacuarle.
- I francesi guadagnano terreno vicino Bagatelle (Argonne).
Fronte italiano
- Gli austro-ungarici mantengono la testa di ponte di Gorizia nonostante i duri attacchi italiani.
- Gli italiani catturano altri 500 prigionieri sul Carso e respingono un deciso contrattacco austro-ungarico.
Fronte orientale
- I russi scacciati dalla riva sinistra della Vistola vicino a Ivangorod.
- I tedeschi assaltano Miluny (Varsavia) e attaccano la testa di ponte del Narew a Różan.
Fronte d’oltremare
- Bukoba, sul Lago Victoria (Africa orientale tedesca), viene catturata dalle truppe britanniche.
Dal fronte italiano
Nella regione Tirolo - Trentino ed in Carnia la situazione è invariata.
Sulla fronte dell' Isonzo la nostra offensiva continuò ieri a svilupparsi in tutta la zona dal Monte Nero all' altipiano del Carso.
Qui, ad onta d' un ritorno offensivo del nemico, che mirava a staccare la nostra sinistra dai ponti dell' Isonzo, abbiamo conservato ovunque le nostre primitive posizioni ed avanzato notevolmente in parecchi punti.
Abbiamo di nuovo fatto prigionieri, circa 500, e prese molte armi e munizioni.
Esplorazioni aeree e dichiarazioni di prigionieri segnalano l' arrivo al nemico di rinforzi che, secondo i prigionieri, verrebbero inviati frettolosamente e alla spicciolata sul fronte per riparare alle grandissime perdite subite dal nemico.
Firmato: CADORNA