Varsavia sempre più alle strette
«Il nostro contegno è ovunque considerato irreprensibile. La situazione interna è così consolidata e il paese può attendere con gioia il compimento della più grande impresa nazionale». A parlare così è Vasil Radoslavov, Primo Ministro bulgaro. Le sue non sono parole calibrate sulla semplice cessione di una ferrovia. No, sotto ci dev’essere qualcos’altro. I giornali del blocco Alleato vogliono credere alle smentite bulgare: restano ottimisti, almeno a parole.
Ottimismo che inizia a vacillare nelle cronache dal fronte orientale: in Polonia i russi vengono sconfitti a Góra Kalwaria; i tedeschi passano la Vistola tra Ivangorod e Varsavia, per i difensori della città siamo quasi ai titoli di coda.
Sul fronte italiano a vincere è l’incertezza: respingiamo un contrattacco austro-ungarico in Carnia, ma dobbiamo evacuare le posizioni avanzate a ovest di Gorizia. Il Regio esercito avanza nel bellunese, lungo la sinuosa Val Cordevole: luogo a dir poco incantevole, in certi tratti qualcosa di molto simile a un canyon, ecco, non necessariamente il più semplice da aggredire.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Dibattito finale sulla leva obbligatoria; Asquith rivede la situazione.
- Discorso di Lloyd George sul tema delle munizioni.
- Nell’anniversario dello scoppio della guerra, il Papa scrive un appello per la pace ai popoli belligeranti.
- In Germania sono chiamati alle armi i riformati sino a 39 anni.
Fronte occidentale
- Raid aereo a Saint-Omer.
Fronte orientale
- I tedeschi attraversano la Vistola fra Varsavia e Ivangorod.
- I russi vengono respinti nel sud-ovest di Góra Kalwaria (sud di Varsavia).
- Gli asutro-ungarici vengono respinti dietro il Kamionka (alta Vistola).
Fronte italiano
- Gli austro-ungarici vengono respinti in Carnia.
- Continua l’offensiva italiana in Val Cordevole (Alpi Venete).
- Nuovi progressi italiani sul Carso.
- Gli italiani evacuano le loro posizioni ad ovest di Gorizia.
DAL FRONTE
In Carnia l' avversario, col favore della nebbia, tentò un' azione contro le nostre posizioni del passo del Cacciatore, fra Monte Ciadenis e Monte Avanza, ma fu prontamente respinto.
Per contro, nostri riparti alpini attaccarono alcune trincee nemiche antistanti alle posizioni di Pal Piccolo, e ne conquistarono la maggior parte.
Sul Carso la giornata di ieri fu impiegata nel rafforzare leimportanti posizioni conquistate il giorno innanzi.
Tuttavia, al centro vennero compiuti altri notevoli progressi mediante l' espugnazione di talune trincee nemiche fortemente occupate.
La nostra linea di schieramento è stata così meglio rettificata.
Ulteriori accertamenti fanno ascendere a 102 il numero degli ufficiali nemici fatti prigionieri nella giornata del 26.
Sul rimanente fronte la situazione è rimasta pressoché invariata.
Firmato: CADORNA