Flop della flotta tedesca
La Grecia da segni di vita: il 16 agosto Atene elegge il suo nuovo Presidente della Camera; per Zavitzianos, candidato venizelista, la vittoria è schiacciante. Il Governo del germanofilo Gounaris, dopo mesi di nulla, è costretto alle dimissioni. La notizia è ben accolta soprattutto dalla Quadruplice Intesa, ansiosa di veder finalmente spezzato quell’irritante immobilismo.
Gli Alleati avrebbero un gran bisogno dell’intervento greco: nei Dardanelli tutto è rimasto invariato, a parte il numero dei morti; e nei Balcani la situazione della Serbia sembra aggravarsi, con gli eserciti austro-tedeschi vicino alle frontiere e pronti a una nuova offensiva.
Sul fronte orientale prosegue a ritmo serrato la ritirata delle armate zariste: le truppe si attestano sulla linea Brest-Litovsk–Osowiec–Kaunas. Per sicurezza si inizia a evacuare anche Białystok, nella regione di Hrodna.
In Lituania il bombardamento tedesco ha aperto pericolose brecce nelle difese di Kaunas. Ma a Pietrogrado giungono anche buone notizie: in Lettonia si registrano due vittorie: una a Mitau, l’altra nel Golfo di Riga, dove la flotta del Kaiser è stata respinta. Negli ultimi combattimenti la Germania ha perso quattro incrociatori, otto torpediniere e una delle sue migliori corazzate sarebbe danneggiata seriamente.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Camera greca elegge suo Presidente Zavitzianos, un partigiano di Venizelos. Si dimette il Governo del germanofilo Gounaris.
- Un manifesto, firmato da autorevoli uomini politici della Gran Bretagna, invita la nazione a chiedere al Governo la coscrizione obbligatoria.
- Ricevuto il dispaccio del 1 Luglio 1915 dell’Ammiraglio de Robeck riguardo gli sbarchi nei Dardanelli del 25 e 26 aprile.
Fronte occidentale
- Un U-Boat bombarda Lowca e Harrington, vicino Whitehaven (Cumberland), provando che la difesa marittima inglese può essere superata dai sottomarini tedeschi.
Fronte orientale
- L’armata russa si ritira verso la linea Brest-Litovsk–Osowiec-Kaunas.
- Białystok (Hrodna) parzialmente evacuata.
- Bombardata Kaunas; brecce nelle difese.
- Gli austro-ungarici attraversano il Krzna (ovest di Brest-Litovsk).
- I tedeschi vengono respinti da Mitau (Jelgava, Lettonia).
Fronte meridionale
- Sulle frontiere i montenegrini hanno successo contro gli austro-ungarici.
Fronte asiatico ed egiziano
- I russi entrano a Van (Armenia).
- Un comunicato russo annuncia la sconfitta dei turchi e l’occupazione di Kep (Eufrate); i turchi sono respinti verso Olti (Transcaucasia).
Operazioni navali
- La flotta tedesca, dopo ripetuti tentativi di attacco nel golfo di Riga, è respinta perdendo 4 incrociatori e 8 torpediniere. Nel Baltico è silurata una delle più forti corazzate tedesche.
Parole d'epoca
Cadaveri sui reticolati
di Rocco Egidio De Bonis
(militare del 66° reggimento fanteria, brigata Valtellina; poi 69° fanteria, brigata Ancona, sottotenente, poi tenente)
Il battaglione, stanco per la estenuante vita di trincea, si snoda nel buio silenziosamente, in fila indiana, fra la vegetazione, i buchi delle granate e i sassi, e raggiunge le posizioni assegnategli, disturbato da tiri di fucileria.
Alle ore due la dislocazione dei reparti si è effettuata; a destra siamo in collegamento col secondo battaglione del reggimento e a sinistra coperti dalla difesa naturale dell’Isonzo.
Stamane ricorre il mio onomastico: con buon augurio, non per me, ma per la fortuna delle armi italiane!
Approfittando delle tenebre, le prime squadre trasportano sotto i reticolati tubi di gelatina, che dovranno aprire i varchi verso l’angosciata vittoria [...]
Gli austriaci lanciano razzi illuminanti e rispondono ai pochi colpi della batteria italiana con un poderoso ed efficace bombardamento di grossi e medi calibri, diretto da posizioni lontane, e di piccoli calibri provenienti dal Pan di Zucchero (q.428).
L’obiettivo del reggimento è la conquista del fortissimo trincerone a ferro di cavallo, situato su S. Maria, fra quota 509 e la cappelletta di quota 463, difeso da due ordini di reticolati. […] Alle nove circa un fonogramma del comando di brigata prescrive di proseguire senza indugio nell’attacco e che, se necessario, “si passi sui reticolati dopo avervi buttato dei cadaveri”.
L’ordine, pieno di tragica ironia è disumano, è portato a conoscenza dei due battaglioni di prima linea, e dovrà essere eseguito, pur sapendo di andare incontro a morte certa.
Fonte: L'Espresso e Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Nella zona del Tonale e nel settore di Val d'Assa (Sette Comuni) il duello delle artiglierie fu ieri assai intenso. Sono segnalati nuovi progressi in Valle di Sexten (Drava). La nostra artiglieria sconvolse i trinceramenti nemici del Seikofl e della Croda Rossa ed obbligò al silenzio l'avversario che tentava di controbatterla. Le fanterie avanzarono lungo le valli del Bacherbach e del Bodenbach, espugnando le difese nemiche e prendendo alcune diecine di prigionieri. Nella notte sul 15 il nemico tentò con un contrattacco di riprendere le posizioni perdute sul Bodenbach, ma fu respinto.
Ulteriori notizie sull' azione del giorno 13 in Val Popena annunziata col Bollettino di ieri confermano le gravi perdite subite dall'avversario: in una trincea vennero contati più di 200 cadaveri tra i quali alcuni di ufficiali.
In Carnia nella notte sul 15 l'avversario pronunziò un violento attacco contro le nostre posizioni di Pal Piccolo, Freikofel, Pal Grande. Il fermo contegno delle nostre fanterie, sorrette dal tempestivo efficace intervento delle batterie, valse a respingere su tutto il fronte il nemico, infliggendogli gravi perdite.
Nella zona del Monte Nero vennero ieri compiuti altri progressi specialmente in direzione di Plezzo e fatti circa 300 prigionieri.
Firmato: CADORNA