Kaunas, Vilnius, scacco
Per qualche strano motivo le migliori informazioni sul fronte orientale arrivano da Londra. Gran parte del merito va a Marcello Prati, inviato de La Stampa. Le sue analisi risultano spesso impeccabili e soprattutto non sono corrotte dalla propaganda dei bollettini ufficiali. Succede anche il 18 agosto, quando i giornali preparano i “pezzi” sulla caduta di Kaunas.
Le informazioni non viaggiavano alla velocità odierna, l’articolo di Marcello Prati viene scritto prima della capitolazione, ma essendo un’analisi lucida, centra il punto alla perfezione: «Vilnius dista sole quaranta miglia da Kaunas, alla quale è raccordata da una ferrovia strategica. È una città aperta e la caduta della sua grande sentinella occidentale, Kaunas, la metterebbe praticamente nelle mani di Hindenburg. In questo caso il Granduca Nicola si dovrebbe raccomandare a Dio, perché ponga ali ai piedi degli eserciti russi, ai quali rimarrebbe una sola alternativa: prendere a spron battuto la via dell’interno, su tutta la linea, oppure rischiare una smisurata Sedan». Un disastro senza pari; accerchiati e annientati.
È tutto esatto: Kaunas è la chiave di Vilnius; mangiata Vilnius è scacco al Re.
D’accordo, lo scacco non è matto e la partita è ancora lunga, ma i tedeschi si stanno impadronendo di tutte le principali vie di comunicazione; più si va avanti e più sarà difficile, per i russi, muovere uomini e armamenti.
Pietrogrado si consola, in parte, con un nuovo successo nel Golfo di Riga: la flotta tedesca è costretta, ancora una volta, alla ritirata.
Qualcosa si muove anche da noi: gli italiani guadagnano metri intorno a Tolmino; più incerta la lotta sul fronte dolomitico.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La polizia britannica fa irruzione negli uffici del giornale laburista “Labour Leader".
- Mostowfi ol-Mamalek nominato nuovamente Primo Ministro persiano.
Fronte occidentale
- I francesi conquistano postazioni sulla strada di Ablain-Angres (a nord di Arras) e alcune trincee sulle creste di Schratzmännele (Vosgi).
Fronte orientale
- I tedeschi, impadronitisi della fortezza di Kaunas, catturano 400 cannoni e 3.900 prigionieri.
Fronte italiano
- Progressi italiani verso Tolmino e a sull’alto Rienza (fronte trentino).
- Gli italiani tentano di avanzare intorno a Folgaria; ma l'azione deve esser sospesa per la forte resistenza avversaria.
Operazioni navali
- Successo navale russo nel Golfo di Riga. La flotta tedesca si ritira perdendo otto navi torpediniere. Affondata la nave d’artiglieria russa “Sivuch”.
DAL FRONTE
Lungo la frontiera Tirolo-Trentino il tiro delle nostre artiglierie continua intenso ed efficacissimo. In valle Baker (Sexten) il giorno 17 fu dalle nostre truppe espugnata una seconda linea di trinceramenti. Benché il nemico si sottraesse rapido all'inseguimento, gli furono presi prigionieri due ufficiali e una quarantina di soldati e catturati molti fucili, munizioni e altro materiale da guerra.
Nel settore del Monte Nero un nostro riparto, avanzando per la cresta del Vrsic, in direzione del Jaworek, riuscì dopo viva lotta a scacciare l' avversario da un'estesa trincea e ad impadronirsene.
Di fronte a Tolmino la giornata di ieri segnò nuovi progressi specialmente sull'altura di Sante Lucia, dove furono conquistati altri trinceramenti e fatti circa 200 prigionieri tra i quali alcuni ufficiali.
Un brillante successo conseguirono anche le truppe impegnate sul Carso. Mentre esse procedevano nella consueta metodica avanzata, l'avversario tentò un violento attacco contro il tratto centrale del nostro fronte, concentrandovi tiri di numerose batterie e lanciando poi le fanterie all'assalto.
Il rapido efficace intervento delle nostre artiglierie valse a neutralizzare in breve l'azione di quelle avversarie: indi le nostre fanterie irruppero al contrattacco. Ciò permise loro di guadagnare di slancio alquanto terreno e di occupare un'importante posizione ad occidente di Marcottini.
Firmato: CADORNA
COMUNICATO DELLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA
Ieri mattina venti unità austriache ed un aeroplano hanno attaccato l' isoletta di Pelagosa.
Il nostro presidio ha sostenuto il violento attacco con molta bravura e il nemico si è ritirato senza tentare operazioni di sbarco.
Noi abbiamo avuto 4 morti, fra i quali un ufficiale, e tre feriti.
Ignoriamo le perdite del nemico.
Firmato: THAON DI REVEL