La terra degli slavi
Dreamin’ Jugoslavia: si può riassumere così Frano Supilo, croato e leader del Comitato jugoslavo, indipendentista e acceso oppositore dell’Impero asburgico.
Il 30 agosto Supilo incassa la promessa di Sir Edward Grey: se la Serbia accettasse le proposte dell’Intesa sulla "Macedonia bulgara", gli Alleati garantirebbero l’eventuale libertà e autodeterminazione della Bosnia, dell’Herzegovina, della Croazia, della Slovenia e della Dalmazia meridionale; in sostanza è un via libera per la creazione dello Stato jugoslavo, “la terra degli slavi”.
Non c’è solo la questione balcanica sui tavoli diplomatici londinesi. Il 30 agosto gli Stati Uniti ottengono un secondo successo politico, dopo la retromarcia tedesca sui sottomarini arrivano le concessioni britanniche: gli ostacoli al commercio americano saranno ammorbiditi, verranno lasciate salpare persino alcune navi tedesche.
È evidente, l’Europa si sta accorgendo di quanto convenga tenersi stretta l’amicizia statunitense.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Ministro degli esteri inglese Sir Edward Grey informa Frano Supilo, del Comitato jugoslavo, che, se la Serbia accettasse le limitazioni territoriali in favore della Bulgaria, gli Alleati garantirebbero l’eventuale libertà e auto determinazione di Bosnia, Herzegovina, sud Dalmazia, Slovenia e Croazia.
- La Gran Bretagna fa delle concessioni sul blocco per il mercato americano.
- Un rapporto di Balfour, Primo Lord dell’Ammiragliato, rende noto il totale dei morti causati dagli assalti degli Zeppelin: 89, tutti civili.
- Il Governo inglese, in omaggio ai leali sentimenti dei sudditi maltesi, ordina che sino alla fine della guerra la sola lingua ufificiale dell'isola sia quella italiana.
- Il resoconto dell’Ambasciatore tedesco riguardo il suo ultimo colloquio con Edward Grey è ripubblicato dalla stampa tedesca.
Fronte italiano
- Gli italiani cacciano gli austro-ungarici dal Monte Maronia.
Fronte orientale
- Vittoria russa sullo Strypa (Galizia) presi 4.000 prigionieri e 30 pezzi d’artiglieria.
Fronte asiatico ed egiziano
- Aerei francesi bombardano Akbachi Sliman e Chanak (Gallipoli).
DAL FRONTE
In Val Sugana nostre esplorazioni spinte verso Cima Cista (2.185 metri) dominante da nord-ovest la nostra posizione di Monte Salubio, accertarono che quella vetta era tenuta da un forte nucleo di fanteria nemica con mitragliatrici; il giorno 28 Cima Cista venne attaccata dalle nostre truppe e, nonostante il fuoco di numerose artiglierie nemiche conquistata e mantenuta.
In Carnia la sera del 27 il nemico, dopo un lungo periodo d' inazione, tornò ad accanirsi contro le nostre posizioni di Pal Piccolo, e fu, come sempre, respinto.
Nella conca di Plezzo le truppe già da qualche giorno sono riuscite a spingersi oltre quell' importante borgata e ora la coprono da forti posizioni, sbarrando gli accessi dal Predil, dal' Alto Isonzo e dal vallone dello Slatenik. Il nemico, impotente a ricacciarci, ha come di consueto aperto intenso fuoco d' artiglieria sull' abitato di Plezzo, producendovi qualche incendio.
Nel Settore di Tolmino vengono segnalati nuovi progressi conseguiti con molta difficoltà dalle nostre truppe sulle alture della fronte occidentale della piazza.
Sul Carso il nemico, in conseguenza d' una nostra abile avanzata, abbandonò alcune trincee che vennero trovate piene di cadaveri, armi e munizioni.
Continuano con ardimento e successo le nostre incursioni aeree dirette sempre contro obiettivi militari. Ieri furono bombardati la stazione di Vogersko, estesi accampamenti a Kostanjevica e un deposito di munizioni a Sesana. I nostri velivoli non subirono alcun danno.
Firmato: CADORNA