Persona non gradita
Gli Stati Uniti decidono di sbrigare in fretta “l’affaire Dumba”, il rappresentante asburgico è bruciato, impresentabile. Il 9 settembre l’Ambasciatore americano a Vienna consegna la nota ufficiale: «Visto lo scopo e le intenzioni confessate dal Dumba, di cospirare per mutilare le industrie legittime degli Stati Uniti e interrompere il suo commercio legittimo e vista la violazione flagrante delle convenienze diplomatiche, […] il Presidente mi incarica di riferire a vostra Eccellenza che il dott. Dumba non è più accettabile dal Governo degli Stati Uniti come Ambasciatore di sua Maestà Imperiale e Reale a Washington».
Dumba deve andarsene, senza se e senza ma.
A Bristol il Congresso dei sindacati britannici garantisce «l’appoggio delle masse operaie per la prosecuzione della guerra contro il militarismo prussiano, fino a quando i territori calpestati dall’invasore teutonico non vengano liberati dall’ultimo fantaccino tedesco». I sindacati manifestano però tutta la loro contrarietà alla coscrizione obbligatoria.
Sul fronte orientale Hindenburg e Ludendorff si scontrano con la prudenza di Falkenhayn: il Capo di Stato maggiore non è convinto di poter demolire la Russia, secondo lui si deve portare Pietrogrado ad accettare una pace separata, per poi vincere la guerra in territorio francese. L’Impero zarista è troppo vasto, le vie di comunicazione sono inadeguate e la cattiva stagione è sempre più vicina.
Ma Hindenburg e Ludendorff restano fiduciosi, non rinunceranno al loro piano: vogliono conquistare Vilnius e Riga, stringere l’esercito russo in una tenaglia, costringerlo a una battaglia campale e annientarlo.
I due generali vanno avanti per la propria strada, nonostante Falkenhayn non abbia concesso i rinforzi richiesti. È il via alla grande offensiva su Vilnius e alla battaglia di Dvinsk.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Confermata l’alleanza turco-bulgara.
- Il Consiglio municipale di Parigi delibera di aprire a Milano un Ospedale francese per i feriti italiani.
- A Bristol Lloyd George interviene all’assemblea dei sindacati incitando gli operai.
- L'Ambasciatore americano a Vienna chiede, a nome del suo Governo, il richiamo dell'Ambasciatore austro-ungarico in U.S.A. Dumba, che ha tentato di organizzare scioperi nelle fabbriche americane di munizioni e ha commesso altre violazioni delle convenienze diplomatiche.
- Ferito a morte il viceconsole inglese a Shiraz (Persia).
Fronte occidentale
- Duri scontri dal risultato incerto nei Vosgi.
Fronte italiano
- Il porto di Monfalcone bombardato dagli italiani.
- Vengono riprese le operazioni nel settore di Plezzo e Tolmino.
Fronte orientale
- I russi tengono le loro posizioni a nord; procedono lentamente al centro; ritornano alle loro posizioni precedenti sul Sereth.
- Comincia la battaglia di Dvinsk (Daugavpils).
- Continua la battaglia di Vilnius.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici occupano Bushire, porto principale persiano, in risposta agli intrighi tedeschi in Persia, al tentativo di ribellione e per l’uccisione di due ufficiali inglesi. La città viene attaccata nuovamente dai membri delle tribù.
Fronte d’oltremare
- A Pretoria vengono condannati Van Rensburg e quarantadue ribelli.
Parole d'epoca
U.S. Secretary of State, Robert Lansing
Richiesta ufficiale del Governo americano di richiamare l'amb. Konstantin Dumba
Mr. Constantin Dumba, the Austro-Hungarian Ambassador at Washington, has admitted that he proposed to his Government plans to instigate strikes in American manufacturing plants engaged in the production of munitions of war.
The information reached this Government through a copy of a letter of the Ambassador to his Government. The bearer was an American citizen named Archibald, who was travelling tinder an American passport. The Ambassador has admitted that he employed Archibald to bear official dispatches from him to his Government.
By reason of the admitted purpose and intent of Mr. Dumba to conspire to cripple legitimate industries of the people of the United States and to interrupt their legitimate trade and by reason of the flagrant violation of diplomatic propriety in employing an American citizen protected by an American passport as a secret bearer of official dispatches through the lines of the enemy of Austria-Hungary, the President directs me to inform your Excellency that Mr. Dumba is no longer acceptable to the Government of the United States as the Ambassador of his Imperial Majesty at Washington.
Believing that the Imperial and Royal Government will realize that the Government of the United States has no alternative but to request the recall of Mr. Dumba on account of his improper conduct, the Government of the United States expresses its deep regret that this course has become necessary and assures the Imperial and Royal Government that it sincerely desires to continue the cordial and friendly relations which exist between the United States and Austria-Hungary.
9 September 1915
(Fonte: Source Records of the Great War, Vol. III, ed. Charles F. Horne, National Alumni 1923)
DAL FRONTE
Nella regione del Tirolo-Trentino il nemico limita la propria attività ad azioni di artiglieria cui le nostre rispondono con efficacia. Così una ricognizione arditamente spinta fin presso le opere nemiche dell' Alto Cordevole ha potuto constatare i rilevanti danni prodotti dai nostri tiri sul forte La Corte e sulla officina elettrica di Ruaz.
Nella conca di Plezzo le nostre artiglierie obbligarono una colonna nemica che da Predil tendeva verso Plezzo, ad arrestarsi e a retrocedere. Altra colonna che dalla Kashutte, a nord-est del paese di Predil, scendeva verso questa località, venne battuta e dispersa.
Sul Carso nessun avvenimento di speciale importanza. Il nemico lanciò numerose granate sul cantiere di Monfalcone, provocandovi di nuovo un incendio, indi con i consueti tiri d' interdizione cercò d' impedire l' opera di spegnimento che tuttavia poté essere ugualmente avviata. Un nostro velivolo bombardò ieri mattina la stazione ferroviaria di Klause, ad est di Santa Lucia, colpendola ripetutamente e danneggiando anche il vicino ponte sul Baca.
Firmato: CADORNA