1 Novembre, 1915

Sotto il tiro delle mitragliatrici

Un respiro profondo e via, si gioca l’ultima mano della terza battaglia dell’Isonzo. L’Italia ha raccolto tutte le sue forze e scaglia i suoi soldati contro le linee austro-ungariche. Il primo novembre la nostra offensiva riprende vigore e sprigiona tutta la sua violenza. Sull’Isonzo prendiamo vantaggi intorno a Zagora e Gorizia, la lotta infuria sul Sabotino e avanziamo a piccoli passi lungo tutta la linea del Carso. Non è facile, gli austro-ungarici vendono cara la pelle.
Lo racconta in una lettera Antonio Ferrara da Plava«Quando le fanterie passarono all’attacco, i reticolati nemici non erano stati neppure intaccati dalle artiglierie. Le nostre formidabili formazioni si sono infrante contro il dispositivo difensivo nemico. […] Chiuse tra le trincee e i reticolati, venivano falcidiate dalle mitragliatrici. Entrambe le azioni sono fallite. […] Le nostre perdite sono state alquanto pesanti».


Nei balcani l’esercito serbo è in ritirata, inseguito lungo la bassa Morava orientale. Gli austro-tedeschi hanno occupato Kragujevac; i bulgari tentano una manovra avvolgente in Kosovo. Ai civili non vengono risparmiate sofferenze e brutalità. La resistenza si concentra sul Passo di Babuna, dove 5.000 serbi tratterranno per una settimana sei divisioni nemiche, più o meno 96.000 uomini.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Ritorno inInghilterra di Re Giorgio V dalla Francia dopo il suo incidente.
  • Pubblicato un bollettino militare di Sir John French relativo al periodo tra il 25 settembre e l’8 ottobre 1915.
  • La scarsità di cibo a Pietrogrado viene attribuita alla mancanza di organizzazione.
  • L’Agricultural Relief Committee visita la Francia.

Fronte italiano

  • Gli italiani hanno successo vicino Gorizia e Zagora.
  • Si combatte accanitamente tra il Sabotino e il Calvario.
  • Carso, zona San Michele-Sei Busi: gli italiani fanno qualche faticoso progresso.

Fronte meridionale

  • Kragujevac occupata dalle truppe austro-tedesche, che respingono i serbi lungo la bassa Morava orientale, mentre i bulgari mirano ad avvolgere la regione del Kosovo.
  • Il passo di Babuna (fra Skopje e Prilep) viene tenuto da 5.000 serbi per più di una settimana contro sei divisioni nemiche.

  • Brutalità austro-tedesche in Serbia.

Operazioni navali

  • L'S.S. “Hocking”, che batte bandiera americana nonostante sia sotto il controllo dei tedeschi, viene sequestrato e portato ad Halifax.

Parole d'epoca

Lamiera spinata

di Antonio Ferrara, Sottotenente, tenente, capitano commissario

Plava (Plave), Slovenia

Giornata di azione offensiva: la Brigata Forlì dovrebbe espugnare il trincerone di q. 383 con il nostro battaglione di rincalzo; il III° Battaglione del nostro Reggimento dovrebbe conquistare la selletta di Palievo. 

Quando, dopo 70 ore di bombardamento le fanterie passano all’attacco…in nessun punto i reticolati nemici erano stati neppure intaccati dal fuoco dell’artiglieria. 

Le nostre formidabili formazioni di fanteria si sono infrante contro il dispositivo difensivo nemico. Si constata che i reticolati non sono di filo spinato, ma di lamiera spinata , non rompibile con le pinze. I reticolati inoltre sono stesi a terra e sollevabili con delle funi al momento voluto. 

Diabolica trovata, perché così le fanterie rimanevano chiuse fra le trincee e i reticolati e venivano falcidiate dalle mitragliatrici ..nascoste in caverne. 

Dolorosa constatazione : entrambe le azioni sono fallite contro le munite difese austriache e il micidiale fuoco delle artiglierie e delle mitragliatrici che hanno falciato le ondate di assalto e le hanno costrette a fermarsi sotti i reticolati intatti. Le nostre perdite sono state alquanto pesanti!

 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Nell' Alto Cordevole, la nostra offensiva compì nuovi progressi in fondo valle e sul fianco sud-ovest del Col di Lana.
Nella zona di Falzarego fu respinto un attacco nemico contro il Piccolo Lagazuoi.
Sull' Altura di Podgora l' avversario rinnovò ieri tentativi diretti ad arrestare i nostri approcci, senza però riuscirvi.
Sul Carso non si ebbe alcun importante avvenimento.
Continuano con esito felice le ardite incursioni dei nostri aviatori; anche ieri furono bombardati numerosi obiettivi militari, fra i quali le stazioni di Duino e di Nabresina e treni fermi in quest' ultima località.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori