Il commercio prima di tutto
Torna a farsi sentire la diplomazia americana: Washington protesta contro le restrizioni al commercio imposte dalla Gran Bretagna. I toni sono molto amichevoli, non c’è nessuna crisi all’orizzonte, ma gli Stati Uniti ci tengono a sottolineare un concetto: se i paesi neutrali dovessero rivendere le merci americane ai belligeranti non sarebbe responsabilità di Washington, né un suo problema. In poche parole: “Lasciate aperto il Baltico e fateci commerciare in santa pace”. È il gioco delle parti.
Alle tante voci di eventuali attriti tra gli Alleati e di possibili trattative di pace risponde il Primo Ministro britannico Asquith: «Insieme resteremo in piedi, o insieme cadremo. Tutte le dicerie, fatte circolare dai nostri nemici, sono solo chiacchiere oziose e senza valore».
Sul fronte balcanico i bulgari continuano a inanellare successi: la vittoria sulla Morava meridionale porta in dote la conquista di Leskovac, sulla linea ferroviaria per Salonicco.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Protesta contro la detenzione tedesca della nave americana “Pass of Tsalmaha”, sequestrata da un sottomarino tedesco.
- Gli U.S.A. annunciano che tutte le spedizioni non di contrabbando consegnate alla Germania verranno considerate immuni.
- Alla Guildhall il Premier Asquith riconferma le motivazioni dell’entrata in guerra.
Fronte orientale
- I russi hanno successo sullo Styr (nord di Kolki) e catturano 3.500 prigionieri.
Fronte meridionale
- Vittoria bulgara sulla Morava meridionale; conquistata Leskovac (sulla linea di Salonicco).
Operazioni navali
- Sottomarino tedesco affonda trasporto giapponese al largo della costa del Marocco.
- Il piroscafo italiano Firenze è affondato da un sommergibile con bandiera asburgica al largo di Siracusa. Si lamentano una trentina di vittime.
DAL FRONTE
Lungo la frontiera Tridentina attività sempre più intensa delle artiglierie e di velivoli da entrambe le parti.
Nell' Alto Cordevole la notte sull' 8 il nemico tentò con forze rilevanti di riconquistare la vetta del Col di Lana. Respinto il violento urto, i nostri passarono alla controffesa ed incalzando l' avversario in fuga raggiunsero ed espugnarono la cima di Monte Sief che si erge a 2426 metri a nord del Col di Lana.
Anche in Carnia intensa azione delle opposte artiglierie. La nostra disperse nuclei nemici in valle Koder (Gail) e sul rovescio del monte Lodin e bersagliò la stazione di Sai fnitz alla testata del Fella.
Sull' altura ad occidente di Gorizia durante la notte sul 7 dopo intensa preparazione con fuoco di artiglieria e lancio di numerose bombe a mano, forti colonne di fanteria nemica attaccarono a fondo le nostre posizioni. Furono respinte e lasciarono il terreno dell' azione ricoperto di cadaveri.
Sul Carso nella giornata di ieri non si ebbe alcun importante avvenimento.
Un nostro dirigibile nella notte sull' 8, navigando al di sopra d' un denso strato di nubi, si portò sulla zona tra Isonzo e Vippacco, indi, abbassatosi al di sotto delle nubi bombardò trincee e batterie nemiche nei pressi di Savogna. L' aeronave, scoperta da riflettori nemici, sfuggì al fuoco delle artiglierie antiaeree nemiche e ritornò incolume nelle nostre linee.
Firmato: CADORNA