11 Novembre, 1915

Volontari, ma anche no

Parlare di “tragedia politica” mentre il mondo è straziato dalla Grande Guerra può sembrare eccessivo, forse persino irrispettoso, ma Atene è la culla della civiltà occidentale, è la madre della democrazia e soprattutto è malata.
La farsa, il teatrino, si trascina avanti, brancola nel buio alla ricerca del bandolo, in attesa dell’illuminazione. L’11 novembre viene sciolta la Camera greca; si andrà alle elezioni, previste a dicembre.

Le novità politiche arrivano anche dalla Gran Bretagna, dove si ridefinisce il concetto di “volontario”. La “fregatura” viene annunciata da Lord Derby: se non dovessero arruolarsi spontaneamente entro il 30 del mese, i giovani scapoli verranno coscritti. È un modo come un altro per giungere alla meta: “Servono più uomini, quindi o vi arruolate voi, o vi arruoliamo noi”.
C’è di più: vanno evitate le facili diserzioni, i banali escamotage. Lord Derby prende le sue precauzioni: «Nessun matrimonio contratto dopo il 15 agosto permetterà ai giovani di essere classificati nella categoria degli uomini ammogliati»


Sul fronte orientale i russi si impongono a Kemeri, a due passi da Riga, grazie anche alla cooperazione della propria flotta. Strigliati a dovere, i tedeschi ripiegano.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Lord Derby avverte gli uomini scapoli che saranno coscritti se non si arruoleranno volontariamente entro il 30 novembre.
  • Si scioglie la camera Greca, si terranno nuove elezioni.
  • Missione tedesca in Grecia.
  • Con decreto legge è stanziata una somma di 2.000.000 di lire per la sistemazione del Palazzo di Montecitorio.

Fronte orientale

  • Vittoria russa a Kemeri, vicino al Golfo di Riga, con la cooperazione della flotta.
  • I tedeschi ripiegano vicino Riga.

Fronte meridionale

  • I serbi riconquistano gran parte della gola di Kaçanik.
  • Vittoria francese sui bulgari dopo tre giorni di combattimenti da Gradsko a Veles.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Comincia la prima avanzata inglese verso Baghdad.

Operazioni navali

  • Il Trasporto “Mercian” attaccato da un sottomarino; 103 vittime.

Parole d'epoca

Pezzo d'Inferno

di Giovanni Presti, tenente, capitano

Quota 188 di Oslavia (GO)

(Giovanni scrive alla fidanzata Maria Dal Molin)

Purtroppo la morte qui sovraneggia. Si vince, si strappa valorosamente palmo a palmo il terreno nemico, ma si muore. Si muore però per vivere nella memoria dei buoni. Questo tratto di Isonzo che ci contestiamo sembra un pezzo di inferno. Ma noi vinceremo i demoni, vinceremo il fuoco che v'incombe. Io ti vorrei qui, T'avrei voluto qui verso il tramonto quaundo le ultime nubi sembravano massi immensi di rubino e trenta quaranta aeroplani scintillavano nell'aria nei loro freschi colori e giù lontani i mostri austriaci dell'aria esitavano tra il fumo di mille schrapnels. E poi sul Sabotino sul San Michele immani colonne di fumo nero da 305, e granate attorno a noi dappertutto e villaggi incendiati.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Nell' Alta Valle di Campelle (torrente Maso, Valsugna) il nemico attaccò la nostra posizione di Col di S. Giovanni. Benché appoggiato dal fuoco di numerosa artiglieria appostata a Cima Cupola e sul Montalon, l' attacco fu respinto.
In Valle Cordevole continua la nostra energica pressione contro la cortina montuosa fra Monte Sief e Monte Settsass. Furono anche iniziate piccole operazioni dirette a snidare nuclei nemici rimasti sul rovescio del Col di Lana.
Sul Medio Isonzo, nel settore di Plava, le nostre fanterie iniziarono ieri una risoluta avanzata oltre il paese di Zagora e presero al nemico 260 prigionieri, fra i quali 3 ufficiali. Anche sulle alture a nord-ovest di Gorizi furono fatti piccoli progressi e presi 18 prigionieri.
Sul Carso per tutta la giornata nebbia e pioggia dirotta che, paralizzando l' azione delle artiglierie e col ridurre in torrenti i numerosi burroni, ostacolarono l' avanzata delle fanterie. Tuttavia lo slancio e la tenacia delle nostre truppe valsero ad espugnare taluni robusti ed importanti trinceramenti a sud-ovest di San Martino ed a prendere una trentina di prigionieri.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori