Difficoltà ottomane
I turchi perdono colpi in Medio Oriente e dintorni. Con la recente occupazione di Hamadan, una delle più antiche città del mondo, i russi si sono garantiti il controllo dell’intera regione, fino a Teheran. Le prospettive di una rivolta persiana patiscono un brusco ribasso.
Che il 18 dicembre non sia un gran giorno per Costantinopoli lo confermano gli eventi iracheni. Una boccata d’ossigeno la rimedia persino l’assediato contingente del Generale Townshend: una sortita anglo-indiana coglie di sorpresa i turchi e ottiene un successo sulla prima linea ottomana intorno a Kut al-Amara.
In Europa succede ben poco. I bollettini dai vari fronti si assomigliano tutti, sembrano fotocopiati: «Sono segnalati piccoli scontri […] il nemico fu respinto ovunque. Continua lungo tutto il fronte il duello delle artiglierie, con la costante tendenza del nemico a tirare sugli abitati. La nostra distrusse osservatori, bersagliò colonne di salmerie, disperse nuclei di lavoratori». Firmato Cadorna.
Un po’ di “pepe” lo fornisce la Morning Post. Non è un mistero l’esistenza di frizioni interne all’Impero asburgico, un perpetuo beccheggio tra correnti indipendentiste. Secondo il giornale londinese il leader separatista Károlyi avrebbe chiesto al Parlamento magiaro di presentare proposte di pace: «L’Ungheria ha raggiunto tutto ciò che desiderava». Sì, ma c’è un problema ed è la successiva precisazione della Morning Post: «È stata vietata la trasmissione all’estero di questo discorso». I dubbi sull’autenticità della notizia non si possono ignorare.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte asiatico ed egiziano
- I turchi vengono sorpresi nelle trincee durante l’avanzata a Kut al-Amara: circa 30 morti e 11 prigionieri.
- Con l’occupazione di Hamadan, i russi controllano tutta la regione fino a Teheran.
Parole d'epoca
Buon Natale
di Ambrogio Moschini, Soldato
Val Lagarina (TN)
Carissimi papà, mamma, moglie e figli miei,
otto giorni oggi è Natale, il vostro soldato si sente in obbligo di mandarvi gli auguri suoi che vi giungeranno graditi dalla Nuova Terra d'Italia. Che il Cielo vi assista, vi dia quella felicità che dovrebbe essere premio ai buoni ai giusti.
L'anima mia sarà con voi il dì di Natale e se il mio corpo è tanto lontano, non per questo parteciperò meno alla festa della famiglia. Antonietta, dimmi bene la poesiola., la sentirò col cuore insieme alle paroline di Silvia, visto che con gli orecchi non posso sentire e tu piccolo Alberto balbetta papà, ti sente il pa' Tita per me e lui e la mamma daranno a voi tutti, bimbi belli e cari, quei baci che io non posso darvi.
Mamma Juliette poi vi darà quello che il Bambino, passato dalla baracca di papà, avrà lasciato per voi. Purché ben inteso siate buoni, ubbidienti a mamma, mamma Limpia e Savina.
[…] Non fatevi nessun pensiero triste a mio riguardo, credetemi sto bene, sono al caldo, mangio e dormo bene, sono ben voluto dai superiori che mi apprezzano certo più di quello che effettivamente valgo. Sono certo di rimanere qui in ufficio, compio con gioia il mio compito e non posso desiderare di meglio... come soldato, per il resto lo sapete pure cosa desidererei, tornare, trovarvi tutti in ottima salute e felici. Vi scrivo con lo stampato della situazione, che tutti i giorni deve essere portata al maggiore al Comando della Terza Armata, cosi vedrete cosa faccio.
Così io tengo il ramo, materiale da costruzione, materiale in ferro e acciaio, materiale per difese, riscaldamento e cucine, benzina, olio, ecc., esplosivi e varie. La mattina faccio quello che capita, scrivo lettere, controllo fatture, poi comincia il vero lavoro che non si può abbandonare. Faccio lo scarico dei registri di tutto quanto uscì in giornata, segnandovi partitamente a chi e quanto uscì, poi faccio il carico di quanto arrivò, che va unito alle rimanenze di magazzino del giorno prima, fatta la differenza con lo scarico ho la consistenza del giorno. Tutto ciò ogni sera alle sette deve essere finito,alle otto c'è rapporto a Cervignano. Raffaele vi dirà dove e come sto.
Fate gli auguri miei a zio Tan e a tutti i parenti. Mi scrisse Juliette dell'incendio di Lecco, non ne ho letto nulla sui giornali. Sappiatemi dire qualcosa di preciso. Vi raccomando una cosa sola: non state in pesiero per me! Tenetemi sempre caro, vi bacio tutti facendo mille voti per voi. Il vostro Ambrogio.
P.S. Ciao Tonietta e Silvia mi saluterete tanto le vostre signore maestre, fate per me gli auguri alla signora Emilietta Monti, alla quale direte che le tengo un po' di broncio, perché non mi ha mai mandato una cartolina, neanche di quelle della Croce Rossa. Va da se che il Bambino del papà essendo venuto solo e povero (perché i muli carichi di ogni ben di Dio restarono impigliati fino al collo nel fango sarà opportunamente sostituto e a questo ci penseranno la mamma, il Pa' Tita e la mamma Limpia. Salutate tanto Savina.
Ambrogio
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Alla confluenza di Valle Torra in Valle Astico, le nostre truppe con avanzata metodica riuscirono ad occupare Cima Norre che domina l' alto corso dell' Astico e ne assicura il possesso.
Ieri consuete azioni l' artiglieria lungo tutta la fronte.
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia furono respinti tentativi di attacco contro le nostre posizioni di Oslavia e di fronte a Pevma.
Un velivolo nemico lanciò 5 bombe su Tiarno di Sopra in Valle di Ledro.
Nessun danno.
Firmato: CADORNA