25 Dicembre, 1915

Un giorno come gli altri

Quest’anno la guerra non si ferma. Nessuna tregua natalizia darà sollievo ai soldati. Il 25 dicembre è un giorno come tutti gli altri, non si parla di feste, ma di crimini contro l’umanità. La Croce Rossa austriaca ha presentato a Ginevra una protesta contro gli italiani, accusati di violare le convenzioni internazionali e di aver cannoneggiato l’ospedale di Gorizia. Immediata la smentita del nostro Comando e la controaccusa, il classico “senti da che pulpito”: «Sono gli austriaci a ignorare la convenzione di Ginevra».
Chi ha ragione? Nessuno, o entrambi: i diritti li hanno calpestati tutti, a volte di proposito, altre per errore. In questa guerra si spara sui portaferiti, sulla bandiera bianca, sui civili; Ginevra la immagino sommersa dai carteggi, pile e pile di denunce, una biblioteca d’Alessandria di infrazioni.

In Persia il Principe Farman Farma, di indirizzo pro-Intesa, è il nuovo Primo Ministro; ha sostituito il dimissionario Mostowfi ol-Mamalek.
I russi occupano Kangavar e scacciano i ribelli filo-ottomani dai dintorni di Teheran.
Non va meglio agli insorti egiziani, bastonati dai britannici vicino a Marsa Matrouh.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Comando supremo dell’esercito italiano risponde alle accuse della Croce Rossa austriaca: con un energico memorandum smentisce quelle voci e rimpalla le accuse, denunciando le violazioni delle leggi dell'umanità delle convenzioni internazionali commesse dall’esercito asburgico.
  • Re Giorgio V manda messaggi di Natale alle truppe britanniche e ringrazia, tramite il Principe di Galles, le truppe indiane per la loro partenza.
  • Il Principe Farman Farma, schierato con gli Alleati, viene nominato Primo Ministro della Persia
  • La definizione di Balin di “Libertà dei mari” è pubblicata sulla Vossiche Zeitung.

Fronte meridionale

  • I montenegrini sconfiggono gli austro-ungarici a Bijelo Polje, infliggendo loro gravi perdite.

Fronte asiatico ed egiziano

  • La forza principale dei ribelli arabi attaccata e dispersa vicino Marsa Matrouh.
  • “Affaire” di Wadi Majid (Egitto occidentale).
  • Le truppe ribelli filo-ottomane vengono messe in rotta vicino Teheran.
  • Kangavar (Persia occidentale) occupata delle truppe russe.
  • Attacco dei turchi a Kut al-Amara nella notte alla vigilia di Natale.

Parole d'epoca

Un giorno come gli altri

di Angelo Gandini, Caporale di artiglieria

Val Lagarina (TN)

Il bel giorno di Natale che tutti si desidera passarlo a casa, invece tutto il giorno in batteria a spettare che si schiarisca per sparare, però invece di schiarirsi si è messo a piovere. Alla sera si fece una cena tutti in compagnia, eravamo dodici, siamo stati allegri però si pensava, nelle occasioni che si troviamo a uccidersi l’un con l’altro. Pasienza verrà un’epoca che conosceremo tutti che non è questa civiltà.

 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Lungo la fronte del Tirolo - Trentino e della Carni azioni intense delle artiglierie.
Quella avversaria riprese il tiro sugli abitati danneggiandone qualcuno.
Contro la borgata di Loppio, nella valle del Rio Cameras (Adige) il nemico fece anche rotolare grossi massi dalle soprastanti alture, a settentrione del paese, senza, però, produrre danni.
La nostra artiglieria controbatté quella avversaria e disperse in parecchie località truppe e salmerie nemiche in marcia.
Lungo la fronte dell'Isonzo nessun avvenimento meritevole di particolar rilievo.

 

Firmato: CADORNA

Messa di guerra

di Caterino Nazari, Tenente di artiglieria

Lavarone (TN)

S. Natale. Alle ore 10,30 ho accompagnato circa 50 soldati ad ascoltare la Messa nella batteria 75. A. (554) […].

Un sacerdote, soldato presso l'ospedaletto 009 di Torino, lesse due messe. Alla destra del piccolo altare sventolava il tricolore.

Assistevano circa 300 soldati: all'Elevazione fu dato il comando presentat arm. Era un silenzio commovente. Lontano udivasi il cupo rombo del cannone. Il pensiero più affettuoso ricorreva ai cari lontani coll'augurio più fervido però che il prossimo Natale del 1916 si possa celebrare nelle proprie famiglie in uno stato di pace gloriosa per la cara patria.

Alle ore 15 ritornai alla mia batteria (553). A quest'ora nevica molto.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori