1 Gennaio, 1916

La crisi dei socialisti tedeschi

Certe cose non cambiano. Mai. L’anno nuovo non ha risolto la crisi globale dei socialisti, sempre più sfiancati dal perenne e fraterno braccio di ferro tra correnti, spesso turbolente. Il primo gennaio 1916 i dissidenti tedeschi, gli “spartachisti”, adottano le linee guida tracciate da Rosa Luxemburg nel suo "Tesi sui compiti della Socialdemocrazia Internazionale. Le distanze con le posizioni ufficiali del Partito si divaricano, la frattura è insanabile, il futuro terremoto sarà inevitabile e violento, come il cozzare delle placche tettoniche.
«La guerra mondiale ha cancellato quarant’anni di socialismo europeo, distruggendone il prestigio morale e frantumando l’internazionale proletaria, conducendo le sue sezioni al reciproco fratricidio». Chi appoggia la guerra è complice dell’imperialismo, è nemico della classe operaia rivoluzionaria.
Bene, siccome concordia e armonia erano “troppo mainstream” già nella sinistra di cent’anni fa, sarà Lenin a muovere le critiche più severe al manifesto della Luxemburg.


Sul fronte orientale i russi proseguono l’offensiva sullo Styr, ormai ghiacciato. Secondo i giornali Pietrogrado avrebbe aperto una nuova via di comunicazione con gli Alleati: una tratta marittima in acque norvegesi per migliorare l’approvvigionamento.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Re Pietro di Serbia raggiunge Salonicco.
  • Le "Tesi sui compiti della Socialdemocrazia Internazionale”, stilate Rosa Luxemburg, vengono assunte come programma ufficiale dello Spartakusbund di Karl Liebknecht.
  • Il Canada incrementa le sue truppe all’estero di 500.000 uomini.
  • Lo Zar Nicola II nominato British Field Marshal.

Fronte orientale

  • Offensiva russa sullo Strypa e sullo Styr (Galizia).

Fronte d’oltremare

  • Yaoundé (Camerun) conquistata dalle truppe britanniche del Generale Dobell.

 

Parole d'epoca

L'anno della vittoria

Pasquale Attilio Gagliani, Maggiore, tenente colonnello, colonnello di artiglieria

Fogliano Redipuglia (GO)

I giornali, unanimi, chiamano l’anno che comincia l’anno della Vittoria! Ne sono proprio sicuri. Finirà la guerra entro quest’anno: tutti lo sperano, ma nulla lascia intravedere questa eventualità. 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Continuano vivaci su tutta la fronte le azioni delle opposte artiglierie.In valle Lagarina una nostra ardita ricognizione su Malga Zurez, a nord di Dosso Casina, ci fruttò la cattura di alcuni prigionieri.Il nemico a sua volta attaccò le nostre posizioni di Corna Calda, a sud di Rovereto, ma fu respinto.  
Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori