31 Dicembre, 1915

Retromarcia viennese

Non è ancora ben chiaro chi abbia affondato il Persia, ma Vienna intuisce quanto sia critica la situazione, guarda davanti a sé e vede la corda sfilacciarsi. Non la si può tirare di più. Il 31 dicembre l’Austria-Ungheria viene a più miti consigli, la sua diplomazia fa un passo indietro e con la nuova nota a Washington accetta le richieste americane sull’affondamento dell’Ancona. Il Comandante del sottomarino viene punito ed è promesso un indennizzo per le vittime statunitensi.

Il fronte occidentale ospita accese scaramucce attorno a Hulluch e nei Vosgi. Philip Gibbs, inviato di guerra britannico, scriverà: «I nostri uomini non erano mai all’asciutto, né in trincea, né nei rifugi. Dormivano nelle divise fradice, con gli stivali pieni d’acqua, bevevano thè e pioggia, mangiavano rancio e fango».
Secondo le stime, i soli francesi avrebbero perso oltre due milioni di uomini tra morti, feriti e dispersi; tedeschi, austro-ungarici e russi non sono messi meglio.
Sul fronte orientale si combatte lungo lo Styr, a Chortoryis'k.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L'Austria risponde all'ultima nota americana sull’affondamento dell’Ancona, dichiarando di avere punito il Comandante del sommergibile, colpevole di avere trasgredite le istruzioni avute e di essere pronta a pagare un indennizzo per le vittime americane.

Fronte occidentale

  • Piccoli successi tedeschi a nord-ovest di Hulluch.
  • Respinto l’attacco tedesco a Hirschsteine (Vosgi).

Fronte orientale

  • Forte offensiva russa lungo il fiume Styr (Galizia), a Chortoryis'k.

Fronte meridionale

  • Le forze Alleate sbarcate sinora a Salonicco, comandati dal Generale Sarrail, ammontano a 210.000 uomini, di cui 90.000 britannici e 120.000 francesi.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le ultime unità della Expeditionary Force Indiana “G” lasciano i Dardanelli per amalgamarsi con l’Indian Expeditionary Force “E” in Egitto.

Parole d'epoca

Un giorno come gli altri

di Pasquale Attilio Gagliani, Colonnello di artiglieria

Fogliano Redipuglia (GO)

Finisce l'anno dell'inizio della guerra. Giornata triste, nebbiosa! Meglio non pensare a nulla. Oggi è un giorno come tutti gli altri!

 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

DAL FRONTE

L' azione su tutta la fronte si è limitata a tiri di artiglieria diretti da ambe le parti a danneggiare gli opposti lavori di afforzamento.
In qualche tratto, come in Val Daone, il nemico ha eseguito, senza nostro danno, un intenso lancio di granate asfissianti e lacrimogene contro le posizioni di recente conquistate sulla riva sinistra del Chiese.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori