Il valzer del cosa si sarebbe potuto fare
«Come ai Dardanelli e a Salonicco, il “troppo tardi” continua a perseguitare gli Alleati». A tener banco sui giornali dell’Intesa sono le polemiche sulla disfatta montenegrina, sul cosa si sarebbe potuto fare e su chi debba ricadere la responsabilità.
Alcuni analisti, diciamo anche propagandisti, vedono però il bicchiere mezzo pieno: la vittoria austro-ungarica costringe Vienna a sparpagliare su più fronti le sue forze, indebolendone l’efficacia sul teatro russo e italiano.
A Bologna parla il Ministro Barzilai: «L’epilogo di oggi fu irrimediabilmente deciso tempo fa, quando, di fronte alla minaccia austro-tedesca in oriente, venne meno un comune e lungimirante programma balcanico. Ma l’Italia, nella mancata chiaroveggenza, certo non fu la maggior responsabile. È illusorio supporre che, sconfitta la Serbia, si potesse scongiurare il fato del Montenegro con aiuti tardivi».
A conclusione del discorso viene promessa la futura concordia d’azione tra le potenze dell’Intesa. «Una sola guerra, un solo fronte» è una presa di coscienza, la volontà di non commettere gli stessi errori.
Saranno anche impegnati altrove, ma il 15 gennaio gli austro-ungarici lanciano un violento attacco sull’Isonzo: tra Oslavia e Gorizia gli scontri più duri; l’esercito asburgico espugna alcune nostre trincee di prima linea.
In Mesopotamia i britannici vincono la battaglia di Wadi e inseguono i turchi, ritiratisi verso Um el-Hanna.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il belga Cels, presunto denunciatore di miss Cavell, è trovato ucciso da due colpi di rivoltella.
- A Bologna il Ministro Barzilai parla dell'importanza della caduta del Lovćen, di cosa ha impedito all'Italia di portare maggiore aiuto a Serbia e Montenegro e della concordia di vedute e di azione tra gli Alleati.
- I tedeschi replicano al caso “Baralong”.
- Il Luogotenente Generale Sir Percy Lake nominato Comandante in Capo in Mesopotamia.
- Lord Chelmsford nominato Viceré d’India.
Fronte occidentale
- Duri bombardamenti a Givenchy.
Fronte italiano
- Duri scontri vicino Gorizia.
- Violenti combattimenti fra Italiani e austro-ungarici nella zona di Oslavia.
- Aeroplani italiani bombardano Lubiana: colpita la stazione ferroviaria.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici vincono la battaglia di Wadi; I turchi si ritirano verso Um el-Hanna.
- I russi occupano Arkhava (sul Mar Nero).
Operazioni navali
- Incrociatore asburgico affondato al largo di Cattaro dal sommergibile francese “Foucault”.
Parole d'epoca
Pasubio Eroico
capitano Mario Ceola
“Il 14, sul Cosmagnon, furono travolte cucine, tende, baracche, infermerie di vari reparti, causando 26 morti e 56 feriti.”
DAL FRONTE
Bollettino
Nella zona tra Sarca e Adige, a protezione di Loppio, vennero occupate le posizioni allo sbocco di Valle Cresta, raffornzandole.
In Valle Terragnolo l’artiglieria nemica continuò il giorno 12 il lancio di bombe incendiarie a nostro danno.
Nella zona montuosa a nord di Valsugana, l’attività di nostri drappelli condusse a qualche scontro a noi favorevole con nuclei nemici.
Nell’alto Cordevole, accertata la presenza dell’avversario in Zorz, la nostra artiglieria bimbardò il villaggio incendiandolo e ponendo in fuga le truppe che l’occupavano. Con eguale buon risultato furono battuti i fabbricati militari al passo del Predill.
Sul Carso l’artiglieria nemica, sistematicamente controbattuta dalla nostra, si dimostrò ieri meno attiva. Continuano i lavori di rafforzamento.
Firmato: CADORNA