Spavalderia tedesca
L’intenzione britannica di inasprire il blocco commerciale alla Germania monopolizza i giornali tedeschi. La spavalderia vince. C’è chi irride gli enormi costi per gli Alleati e chi snobba il provvedimento: «La scienza e l’organizzazione tedesca saprebbero provvedervi. Questo piano non ci spaventa, non sarà il blocco a debellarci. Dovremo forse rinunciare al superfluo, ma il necessario lo abbiamo già in Germania». E c’è chi porta acqua al mulino berlinese, tirando in mezzo i non belligeranti: «Il blocco non si estenderebbe solo ai porti tedeschi, ma toccherebbe anche i paesi neutrali, come Olanda, Danimarca, Svezia e Norvegia. Dopo l’esperienza fatta negli ultimi diciotto mesi, ci sono poche speranze che i Governi neutri possano sottrarsi al giogo britannico».
Tentativo lucido di provocare indignazione e proteste ufficiali.
I tedeschi mantengono l’iniziativa sul fronte occidentale: nel settore della Somme conquistano Frise, ma vengono respinti attorno a Mametz; nell’Artois vengono occupate alcune trincee vicino Givenchy.
Il dilemma albanese si risolve presto: l’esercito asburgico non ha nessuna intenzione di fermarsi. Il 28 gennaio Alessio e San Giovanni di Medua passano in mani austro-ungariche.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Gli inglesi pubblicano e rispondono al memorandum di protesta americano sul sequestro e la censura delle merci e dei pacchi postali a bordo di navi neutrali.
Fronte occidentale
- Offensiva tedesca in Artois.
- I tedeschi conquistano Frise (Somme) e le trincee vicino Givenchy; respinti a Carnoy (Mametz).
- Il Principe ereditario tedesco, Federico Guglielmo, passa in rassegna le truppe a Brunehamel.
Fronte meridionale
- I serbi si muovono a sud in Albania.
- Gli austro-ungarici occupano Alessio e San Giovanni di Medua (Albania).
- Truppe Alleate con compagnie da sbarco italiane e russe occupano la fortezza e le posizioni di Karaburun, che sbarrano l'entrata del golfo di Salonicco. Protesta dei greci.
Parole d'epoca
Giuseppe Abate di Casteltermini, cappellano militare
Reggimento Fanteria - Brigata Pinerolo 1915/1918
Dal 10 Dicembre al 10 Febbraio del nuovo anno 1916,
il Reggimento, già altra volta in piena efficienza per Ufficiali e truppa,
presidiò le trincee di Monfalcone
lavorando anche molto nella costruzione del famoso « tamburo »
ed in altre opere di fortificazioni.
DAL FRONTE
Bollettino
Attività delle artiglierie, particolarmente intensa in qualche tratto della frontiera in Carnia.
Nell' Alto Isonzo la sera del 27, dopo violenta preparazione delle artiglierie, il nemico in forze tentò di scacciarci dalle nostre posizioni minacciose sul Piccolo Javorcek. Respinto una prima volta, rinnovò con truppe fresche un secondo e poi un terzo attacco, ma fu sempre ributtato con gravi perdite ed infine volto in fuga.
Sulle alture ad ovest di Gorizia le nostre truppe rioccuparono una parte del terreno abbandonato nella notte del 25 e vi si stabilirono saldamente. Vi furono ieri in questa zona soltanto duelli di artiglieria, raffiche di mitragliatrici e scambi di bombe.
Sul Carso è segnalata l' ardita irruzione di un nostro riparto in trincee nemiche a sud-ovest di San Martino.
Firmato: CADORNA