10 Febbraio, 1916

Proterva, ineffabile Germania

Va bene tutto, ma amico Kaiser, avresti potuto aspettare almeno una settimanella. Niente da fare, il 10 febbraio, a neanche ventiquattro ore dalla chiusura del caso Lusitania, Berlino ufficializza l’inasprirsi della guerra sottomarina: a partire dal primo marzo, tutte le navi mercantili, sospettate di equipaggiare cannoni, verranno considerate belligeranti e saranno silurate senza preavviso. Proterva, ineffabile Germania.
Spetterà ai Governi neutrali avvisare i cittadini: imbarcarsi su piroscafi armati sarà a proprio rischio e pericolo. Vienna si accoda a Berlino. Sta per iniziare una nuova fase della guerra sottomarina, un capitolo privo di limitazioni. L’opinione pubblica tedesca si rallegra: la Germania non si è piegata di fronte all’America, ha fatto valere le sue ragioni, non ha sacrificato i suoi interessi alle pressioni di Washington.
Curioso il destino, lo stesso giorno si dimette Lindley Garrison, l’equivalente americano del nostro Ministro della guerra. Tra i due eventi non c’è nessun legame, è solo una coincidenza: Garrison, acceso sostenitore di un esercito più imponente, lascia per gli attriti con il più “pacifista” Wilson.


Sul fronte occidentale francesi e tedeschi se le danno di santa ragione a sud di Frise, ma a monopolizzare i quotidiani transalpini e italiani è la visita di Briand a Roma. Il Presidente del Consiglio francese è giunto nella città eterna per portare avanti il progetto di maggior unione tra gli Alleati.
Da un Premier a un altro: quello montenegrino riassume quanto accaduto nel suo paese: sì, è stato chiesto un armistizio all’Austria-Ungheria e sì, sono state avviate delle trattative di pace, ma, rifiutate le condizioni asburgiche, si è stabilito di resistere a oltranza. Il Governo e il Re non si ritengono responsabili di qualsiasi accordo sottoscritto dopo l’esilio.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo tedesco fissa al primo marzo l'inizio della guerra sottomarina senza limitazioni: le navi mercantili equipaggiate con cannoni saranno silurate.
  • Si dimette Garrison, Ministro di guerra degli Stati Uniti.
  • Il Premier montenegrino definisce la posizione del Montenegro.
  • Arriva a Roma il Presidente del Consiglio francese, Briand, per rinsaldare l'unione degli Alleati nell’azione per la guerra.

Fronte occidentale

  • I tedeschi respinti a sud di Frise.

Fronte meridionale

  • Ciò che rimane dell’armata serba (circa 75.000 soldati) viene trasferito a Corfù.

Operazioni navali

  • Quattro dragamine sono attaccate dai tedeschi al largo di Dogger Bank: una di esse viene affondata.

 

Parole d'epoca

Angelo Gandini, artigliere

Perchè ci odiamo l'un l'altro?

Questa mattina il signor tenente scoprì due gruppi di lavoratori nei pressi di casa Foraniche; lo comunicò al comando gruppo che ci fece sparare a dosso della 6^ batteria campagna che li fugò sparandoci però molto distante.

Ritornarono una seconda volta e li fugò, una terza e allora ci sparò due colpi proprio addosso, poveri disgraziati forse qualche duno ci avrà lasciato la pelle o sarà rimasto rovinato.

E pensare che si è qua tutti senza sapere nulla nessuno e come siamo ignornanti ci portiamo l’odio l’un l’altro e perché? Alla sera ci fu un attacco nei pressi del monte sella durò circa un’ora.

 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Nella zona del Cevedale (alta Valtellina) la notte sul 9 il nemico molestò con intenso fuoco di fucileria i nostri posti presso Capanna Cedeh senza però recare loro alcun danno.

In Valle Lagarina, il giorno 7, fu respinto il consueto piccolo attacco contro le nostre posizioni a nord di Mori.

Nel massiccio della Tofana (Alto Boite), la notte sul 9, un drappello nemico tentava la scalata della Prima Cima.

Respinto cadde in un precipizio.

Sull' Isonzo pioggia e nebbia paralizzarono, ieri, le operazioni delle artiglierie.

 

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori