I britannici a Chios
Il Presidente americano Woodrow Wilson deve fare i conti con l’opposizione interna. Gli ultimi sviluppi diplomatici non sono passati inosservati al Congresso degli Stati Uniti; hanno rafforzato il Partito Repubblicano, fornendogli una buona arma di pressione: il sostegno all’amministrazione in cambio di una netta opposizione alla politica di Berlino. Prendere o lasciare. Wilson prende, almeno per ora.
Ad Atene il Governo ellenico cerca di mettere una pezza agli eccessi anti-italiani di Sokolis. Niente scuse, ma una giustificazione plausibile della mancata condanna sì: il Presidente della Camera aveva già richiamato all’ordine il Deputato, un ulteriore intervento avrebbe potuto surriscaldare il clima. Diciamo calcio d’angolo.
Poi però la realtà è sempre la stessa: le polemiche non si sono ancora placate che arriva l’ennesima mazzata: il 17 febbraio i britannici sbarcano a Chios, come al solito senza invito, da imbucati. E occupano l'isola.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo austro-ungarico richiama tutte le forze valide, riducendo al minimo gli esoneri.
- Il Partito repubblicano nel Congresso degli Stati Uniti promette supporto all’amministrazione in cambio dell’opposizione alla politica dei sottomarini tedesca.
Fronte asiatico ed egiziano
- Bombardata Urla (Turchia).
- I britannici sbarcano e occupano Chios (Grecia).
Fronte d’oltremare
- Le ultime truppe tedesche nel Camerun meridionale attraversano il confine verso il territorio spagnolo.
Parole d'epoca
I diari di guerra di Flavio Petrassi
Un grande pavimento di ghiaccio
Lo stesso servizio degli altri giorni e poi nulla di importante.
La giornata è bella ma fredda, le notti con la luna e serene, quindi le nevi si ghiacciano sempre più e si cammina tanto nei paesi come in campagna su un grande pavimento di ghiaccio che provoca sdrucciolature e non poche cadute, perciò mi sono fatto ferrare a ghiaccio le scarpe.
A sera scrivo una cartolina alla Signora Maria Serafini Parise a Marostica.
DAL FRONTE
Nella zona del Rombon (Conca di Plezzo) un forte drappello nemico del 17° Landwer, che tentava di sorprendere un nostro posto avanzato, fu assalito e respinto.
L'ufficiale comandante il drappello e alcuni militari furono presi prigionieri.
Ardite azioni di nostre pattuglie nel settore del Sabotino e sul Carso ci procurarono la cattura di numerosi fucili abbandonati.
Sulla fronte di Oslavia nella serata di ieri vivaci azioni di fuoco nemico, cessate mercè l'intervento delle nostre artiglierie.
Batterie nemiche nei pressi di Gorizia e di Savogna dopo violento duello con le nostre furono ridotte al silenzio.
Un nostro velivolo lanciò bombe su Nabresina.
Firmato: CADORNA