19 Febbraio, 1916

"Non dateci la colpa"

A passare per cattivi gli inglesi non ci stanno. Il 19 febbraio Runciman, Ministro del commercio, entra a gamba tesa nella polemica romana sui noli: «Voler fare entrare un litro in un vaso da una pinta, questa è la sola causa del male; un numero considerevole di navi sono state requisite, non si può imporre a una marina limitata un compito tanto arduo. […] L’ipotesi che il tasso dei noli sia una specie di tributo, imposto dagli armatori inglesi al consumatore italiano, è errata e lo dimostrano i dati: dall’agosto del 1915 al gennaio del 1916, 54 navi inglesi trasportarono carbone in Italia, mentre quelle estere furono 209. Non possono essere state le imbarcazioni britanniche a determinare le tariffe ed è assurdo crederlo. […] Sarebbe increscioso se in Italia si avesse quest’impressione sull’Inghilterra, sua alleata, che ha fatto tanto ed è pronta a fare di più».
Riassumendo: "Prendetevela con qualcun altro, noi stiamo lavorando al problema, ma miracoli non se ne possono fare".

 Il carbone non è l’unico cruccio italiano: c’è anche lo zucchero, ma qui la storia è diversa. Come per tutte le merci il prezzo è aumentato e in giro se ne trova poco, ma il problema non è nella quantità immessa sul mercato, è nella richiesta: i consumi sono aumentati a dismisura, ben oltre il tonnellaggio normale. È una forma di isteria, di panico collettivo. Tutti comprano zucchero e lo immagazzinano in previsione di una crisi futura. Il Governo italiano studia provvedimenti.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • I greci protestano contro le azioni francesi a Corfù.
  • Lettera dal Principe greco Nicholas a Le Temps.
  • Protesta degli Stati Uniti verso l'Impero ottomano per il massacro degli armeni.

Fronte orientale

  • Il Generale russo Kuropatkin viene nominato Comandante del fronte Nord.

Fronte d’oltremare

  • Il Generale Smuts arriva a Mombasa.
  • Il Maggior-Generale Tighe viene sostituito dal Luogotenente Generale Smuts al Comando delle truppe britanniche nell’Africa orientale.

Operazioni navali

  • Cominciano le azioni nell’Ammiragliato inglese per recuperare l’“Appam”.

Parole d'epoca

Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

Ferruccio Salvioni

Tutta vita notturna da dieci giorni,
di assistenza a lavori di trinceramento,
di trasporto di materiali, di pattuglia;
sicché il giorno, se anche a nessuno sia dato,
e a me meno che a tutti, di rifarsi della notte insonne,
rimane tuttavia meno volo alla fantasticheria, più forza alla pigrizia;
e tutt'insieme, se non sempre con altrettanto di
profitto e soddisfazione, ma insomma le ventiquattr'ore
sono abbastanza occupate. - Be', aspettando di mangiare
con molta fame, vi dico dunque che son vivo e che
più sicuramente che mai ci rimarrò in questi tre giorni-,

 in cui tiriamo la carretta qui a Snezatno fuor
delle trincee e di prima e di seconda linea. -
Dì tutto il resto vi dirò a voce, quando verrò
in licenza, se pur verrò.
Perchè, svanita quella speranza,
che fu una volta quasi certezza,
di rivedere l'Enrico, la quale quasi sola mi faceva
preziosa la licenza ... 

DAL FRONTE

CADORNA

Lungo tutta la fronte combattimenti vari di artiglieria con tiri di rappresaglia sugli abitati.
In risposta alle molteplici violazioni del diritto delle genti, con iniqua insistenza perpetrate dal nemico fin dall' inizio della guerra, ieri mattina una nostra squadriglia di Caproni compieva una incursione su Lubiana. Fatti segno lungo tutto il percorso al fuoco di numerose batterie antiaeree ed aggrediti da stormi di velivoli nemici, gli arditi aviatori riuscivano a raggiungere l' obiettivo. Abbassatisi sulla città tra squarci di nuvole, vi lanciavano alcune diecine di granate-mine e di bombe. Uno dei Caproni, assalito e circondato da sei velivoli austriaci, fu costretto ad atterrare in territorio nemico: gli altri ritornarono felicemente incolumi nelle nostre linee.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori