28 Febbraio, 1916

Verdun: dissanguamento reciproco

Due settimane in treno e hanno affrontato solo la parte più semplice del viaggio. Il 28 febbraio i soldati della brigata speciale russa, quelli destinati al fronte occidentale, arrivano a Dairen, città giapponese sulla punta meridionale della Manciuria. Il suo porto sul Mar Giallo è uno dei meglio attrezzati d’oriente, da qui si imbarcheranno per Marsiglia. Comodo.

Sui giornali Alleati ancora non c’è traccia della caduta di Fort Douaumont, eresia anche solo pensarlo. In compenso iniziano ad arrivare le prime testimonianze: «L’Aria è attraversata da migliaia di proiettili che filano in tutte le direzioni. Alcuni fischiano, altri urlano, altri ancora sembrano russare e tutto ciò produce un rumore infernale, un frastuono spaventevole. […] Le schegge volano da tutte le parti, in mezzo a una nube di fumo, di terra e di neve polverizzata. Una nube persistente, come una bruma spessa. […] Col cannocchiale si scorgono gli uomini smarriti, coperti di terra e di sangue, cadere gli uni sugli altri. Non si sa più cosa salti in aria, se uomini o pietre»

 I tedeschi fanno un nuovo tentativo attorno al villaggio di Douaumont, ma sono respinti. Il piano del Generale Falkenhayn sta funzionando, i francesi si difendono a oltranza, ma c’è un problema: la trappola è “double face”, ha invischiato gli stessi tedeschi. Ingolositi dai recenti successi, il Kronprinz e una buona parte dello Stato maggiore continuano ad attaccare a fondo, combattono per conquistare e non per stremare. Le perdite tedesche pareggiano quelle francesi, il dissanguamento è reciproco.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo provvisorio albanese di Essad Pasha si insedia a Napoli.
  • Viene costituita una squadriglia aerea britannica per bombardare i centri industriali tedeschi.

Fronte occidentale

  • Battaglia di Verdun: i tedeschi attaccano a ovest di Douaumont ma vengono respinti.
  • I tedeschi conquistano Navarin Farm (Champagne).

Fronte asiatico ed egiziano

  • Sidi Barrani occupata dai britannici (Egitto occidentale).

Parole d'epoca

Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

di Ferruccio Salvioni

Le mie lettere diventano un diario, anzi un orario. 

Dopo una settimana di silenzio, se mi ci metto,

ne scrivo una ogni mezza giornata, per ogni messo

di cui mi venga notizia: poi i messi di cui mi è venuto

notizia consecutivamente, partono insieme,

ed io posso fare delle varie erbe un fascio.

— Addio

 

DAL FRONTE

CADORNA

Lungo la fronte dell' Isonzo duello delle artiglierie e piccole azioni delle fanterie.

Presso Lucinico quindici uomini del 22° dalmata furono fatti prigionieri.

A est di Vermegliano drappelli nemici, usciti dalla propria trincea sventolando drappi bianchi e nascondendo armi, furono messi in fuga, a fucilate.

È segnalato movimento di treni sulla linea di Nabresina.

 

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori