9 Marzo, 1916

Medio Oriente: destino segnato

La guerra si allarga e abbraccia un nuovo attore, diciamo attore non protagonista. Il 9 marzo Berlino risponde alle reiterate provocazioni e dichiara guerra al Portogallo. Lisbona si è lasciata persuadere dai britannici, il sequestro delle navi tedesche è farina londinese. Convinti di poter ottenere benefici coloniali in Africa, i portoghesi organizzano un corpo di spedizione.

Ma lo stato di guerra tra Berlino e Lisbona è un’inezia se confrontata all’altra novità diplomatica: il britannico Sykes e il francese Picot hanno trovato un’intesa di massima sul futuro del Medio Oriente; Londra e Parigi hanno individuato le rispettive zone d’influenza, hanno stabilito come spartirsi la regione. Mancano le firme, ma l’accordo Sykes-Picot è cosa fatta. Il mondo ancora non lo sa e non può neanche immaginarlo, ma il turbolento destino del Medio Oriente è stato certificato e garantito: una buona parte dei guai a oggi irrisolti sono gli eredi, più o meno diretti, di quell’accordo.


Il fronte occidentale continua a essere battuto dalle artiglierie; un bombardamento perpetuo, serrato. I combattimenti più accaniti restano legati alla battaglia di Verdun: i tedeschi attaccano il forte di Vaux e il Bois-des-Corbeaux.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Accordo di massima Sykes-Picot: Francia e Inghilterra delimitano le rispettive zone d’influenza in Medio Oriente. 
  • Il Governo tedesco si dichiara in stato di guerra col Portogallo per il sequestro di 71 navi internate nel porto di Lisbona il 24 febbraio.  Il 14, farà altrettanto l'Austria-Ungheria.
  • Lord Asquith interviene sulla prossima conferenza di Parigi.
  • Dibattito sulla guerra aerea alla Camera dei Lord.

Fronte occidentale

  • I tedeschi attaccano il forte di Vaux.

Fronte orientale

  • Respinto un attacco tedesco sulla Dvina e uno a Cebrow (Galizia).

Fronte italiano

  • L'artiglieria italiana apre il fuoco in preparazione della Quinta battaglia dell'Isonzo. Piccole azioni su buona parte del fronte.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi vengono respinti dietro il fiume Kalopotamus (est di Trebisonda).

  • Viene riportato che i tedeschi stiano lasciando Ispahan (Persia).

Fronte d’oltremare

  • I britannici occupano Taveta (Africa orientale tedesca).
  • Raid di “Pancho” Villa a Columbus, U.S.A.

Operazioni navali

  • Torpediniera russa affondata da un sottomarino nel Mar Nero.
  • La goletta norvegese Sirius è affondata senza preavviso. Tra le persone a bordo sono salvati anche sei americani.

Parole d'epoca

Fiori di trincea. Diario vissuto da un cappellano di fanteria

di Don Giovanni Folci

Attraversiamo i campi e raggiungiamo Ziracco. Nella bella chiesa vanno affollandosi ufficiali e soldati. Sul ricco altare in marmo brillano numerosi ceri. Sono forzato a dare la santa benedizione. Padre Gemelli tiene un bellissimo discorso "La giustizia della guerra nostra - gli affetti famigliari - la fede - debbono essere gli ideali della nostra anima che la debbono rendere forte in mezzo ai disagiosi pericoli. Si spera anche all'ultimo sacrificio, da soli varremmo nulla, con quelli vissuti saremmo capaci di tutto". Un bel coro di soldati diretti dal giovane cappellano Delle Piane canta parecchi mottetti. Ritorno in carrozza col maggiore Della Casa e capitano Sartirana: eccoci al Povoletto ove ci attende una buona serata di intima cordialità. Canti, suoni, ad ogni costo mi si vuol accompagnare con la fanfara fino a Grion ed anche lì si ripetono canti e suoni. Ammirevole il capitano Sartirana nel suo spirito marzialmente giovanile (55 anni).

DAL FRONTE

CADORNA

Perdura nelle regioni montuose il mal tempo i cui dannosi effetti il nemico cerca anche intensificare a nostro svantaggio: così ieri nella zona del Lagazuoi (AltaValle Travenanzes), per mezzo di granate ad alto esplosivo provocò la caduta di valanghe verso le nostre posizioni pur senza arrecarci alcun danno.

Nonostante l' inclemenza della stagione e le insidie del nemico le nostre truppe perseverano nella serena ed audace loro attività tanto che in questi giorni riuscirono a spingere alquanto più avanti la nostra linea di occupazione nell' aspra zona tra le Tofane prima e seconda e qualche progresso ottennero pure nella valle del Medio Isonzo nel settore di Zagora.

La nostra artiglieria ieri su tutta la fronte controbattè vivacemente l' artiglieria avversaria: disperse truppe nemiche intente a lavori di afforzamenti: colpì in modo efficace riserve e baraccamenti dietro la fronte.

 

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori