10 Marzo, 1916

Scandinavi compatti

Su al nord non vogliono avere nulla a che fare con le bellicose passioni europee. A Copenhagen si riuniscono le Potenze scandinave. Dalla conferenza esce sempre il solito messaggio: Svezia, Norvegia e Danimarca riaffermano la reciproca solidarietà e l’assoluta convinzione di proseguire sulla strada della più stretta neutralità. “Della guerra, di questa immensa follia, non vogliamo saperne nulla”.

Sul fronte occidentale piove, la Meuse ha straripato. Dettagli. Dopo una lunga serie di “mio-tuo, tuo-mio”, il 10 marzo i tedeschi rioccupano la foresta di Corbeaux, contesa da qualche giorno; l’attacco si sviluppa anche nel Bois-des-Buttes.
Le artiglierie continuano a martellare le trincee nemiche da venti giorni. I comandi non lo avrebbero mai ammesso, ma i bombardamenti continui fiaccano il morale delle truppe prima ancora dell’assalto.
Nella cittadina di Verdun restano solo i pompieri, la gendarmeria e i saccheggiatori, in cerca di bottino tra gli scrosci di pioggia e delle granate tedesche.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Conferenza a Copenhagen tra i Ministri delle tre Potenze scandinave per riaffermare la solidarietà reciproca e la loro stretta neutralità.
  • Il Ministero degli esteri inglese risponde alle accuse tedesche di crudeltà britanniche.
  • Pemberton Billing (Indipendente) eletto nell’est Herts (distretto di Londra).

Fronte occidentale

  • Battaglia di Verdun: i tedeschi occupano nuovamente una parte della foresta di Corbeaux e attaccano Bois-des-Buttes.

Fronte orientale

  • Respinto un attacco tedesco a est di Kozlow (Galizia).

Parole d'epoca

Federico Adamoli

Se mi salvo la vita è un caso

Al mattino sveglia, caffè e partenza per Edolo.

Arrivati a Edolo alle dieci e mezzo.

Fermi in stazione sino alle due circa, poi avanti e indietro due o tre volte per Edolo.

Ci siamo poi fermati vicino alla stazione in una cascina, e c’era una trattoria.

Vino discreto ma tutto caro.

DAL FRONTE

Nella zona alpina nevicate e valanghe in piano pioggia dirotta ed allagamenti. Le instancabili ed animose nostre truppe lottano contro le intemperie mentre persistono in felici operazioni offensive nei pressi di Castello Dante (Valle Lagarina), di Citerna (Valle Terragnolo), a Luserna (Alto Astico), sul Costone di Vezzena (Val d' Assa) e a Marter (Val Sugana), si ebbero piccole e fortunate azioni della fanteria.
Le nostre artiglierie demolirono ricoveri nemici nell' alta valle del Seisera (Fella) e colpirono truppe in marcia in Valle Coritenza e sullo Sleme (Monte Nero).
Sul medio Isonzo l' attività dei nostri nuclei sul Mrzli, verso Selo e Bodrez, obbligarono il nemico, a guarnire le proprie trincee, efficacemente bersagliate poi dalle nostre artiglierie.
Sul basso Isonzo è segnalata qualche attività delle artiglierie nemiche contro gli abitati; le nostre controbatterono e fecero segno su tiri aggiustati colonne nemiche in marcia lungo il vallone (Carso).

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori