7 Luglio, 1916

Strade ferrate

Interessante la regione sud-occidentale della Bielorussia: lì, oltre ai binari, non c’è nulla; chilometri e chilometri di pianura e paludi. Sì, ma i russi puntano a quello, alla ferrovia. Lungo tutto il fronte orientale le armate zariste vogliono riconquistare tutti i crocevia di comunicazione, quindi si preparano a investire Baranavičy. Il simbolo della città è una locomotiva; tutta la sua storia recente, tutto il suo sviluppo, ruota attorno alla ferrovia; traete voi le conclusioni sull’importanza strategica.
Pietrogrado si gode anche una discreta vittoria in Anatolia: l’esercito ottomano fugge in rotta, abbandonando armi e munizioni.

Sul fronte occidentale l’ala destra britannica riprende l’iniziativa: i combattimenti più duri si concentrano a nord e a est di La Boiselle, a Ovillers e soprattutto a Contalmaison conquistata, ma ripersa nel giro di poche ore. Stiamo però parlando di scontri perlopiù locali, tanto da far scrivere al Times«La prima fase dell’offensiva generale è terminata».

E aggiungerei un bentornati alla guerra di posizione e logoramento.

Da Zurigo espatria la voce di un’atmosfera rovente in Germania: “Il popolo è stanco dello stato d’assedio”. Il corrispondente svizzero telegrafa di un’imponente manifestazione berlinese e di oltre 55.000 operai in sciopero.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Re Giorgio V manda un messaggio di congratulazioni alle truppe.
  • Un Order in Council rescinde la dichiarazione di Londra del 25 febbraio 1909 e tutti gli ordini correlati. Anche Parigi approva un documento simile.

Fronte occidentale

  • I britannici continuano ad avanzare: combattimenti a Ovillers e a est di La Boiselle; Contalmaison occupata ma non tenuta.

Fronte orientale

  • I russi raggiungono la stazione Manevychi, sulla ferrovia Kovel-Sarny, a nord del saliente di Lutsk.
  • I russi investono Baranavičy.

Fronte italiano

  • Gli italiani continuano le operazioni fra il Brenta e l’Adige: prese due posizioni nemiche a nord di Asiago.

Fronte asiatico-egiziano

  • Nella regione di Dyiriskik, nel Caucaso, i turchi vengono sbaragliati dai russi, perdendo grande quantità di armi e munizioni.

 Fronte d’oltremare

  • Nell’Africa orientale il Generale Smuts occupa Tanga, il terminale della ferrovia di Usambara.

 

 

Parole d'epoca

La fanciulla

di Antonio Santo Quintino Preite, militare, 47° reggimento fanteria, brigata Ferrara

In questo paese (Mariano del Friuli NdR) feci relazioni con una signorina sui 18 anni, alta, snella, ed era dotata di una bellezza straordinaria, ed io gli facevo tante promesse, che tutte le sere ero a casa con essa e con i suoi genitori. Tutti i giorni, alla sortita, mi recavo a casa di questa giovane; mi facevo preparare qualcosa da mangiare e da bere, e varie volte mi preparavano senza che io gli dicessi nulla. Mi faceva la pulizia, ed essa, con pure i suoi genitori, mi volevano un bene, come quando che io ero una persona da casa. Un giorno, poi, dopo tante mie supplicazioni, potetti ottenere una sua fotografia; intanto lei voleva la mia, e già l’accontentai, offrendole la mia fotografia accompagnata da un bacio... Insomma, da quel momento in cui baciai quella fanciulla, da allora non ebbi un momento di pace nel mio cuore, tanto è vero che tutte le ore che ero libero, sempre me ne andavo a casa da questa fanciulla, e passavamo le ore contenti. Ecco che i giorni felici volavano come il vento senza accorgerti!

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

DAL FRONTE

Fra Adige e Astico intensa azione delle artiglierie: quella nemica bersagliò ieri con particolare violenza le pendici di Monte Majo. A nord di Posina, Monte Cimone resiste ancora ai nostri attacchi mentre continuano i progressi delle nostre fanterie lungo le direttrici del Rio Freddo e dell' Astico. Sull' Altipiano dei Sette Comuni, lotta delle artiglierie e vivaci attacchi di fanterie, che ci procurarono il possesso di capisaldi nemici nei pressi di Casera Zebio e di Malga Pozze, prendendovi 359 prigionieri, dei quali 5 ufficiali, e tre mitragliatrici. Violenti contrattacchi lanciati subito dall' avversario contro le posizioni da noi conquistate furono tutti respinti con sue gravissime perdite. In Valle di Campelle continuammo con buon successo a snidare nuclei dell' avversario dalle pendici delle alture ad oriente del torrente Maso. Prendemmo al nemico 102 prigionieri. Azioni di artiglieria lungo la rimanente fronte. Nel settore di Monfalcone l' avversario attaccò ieri due volte contro le nostre nuove posizioni ad est di Selz. Dopo accanita lotta fu ricacciato alla baionetta e lasciò nelle nostre mani una trentina di prigionieri. Nostri velivoli bombardarono ieri le posizioni nemiche a nord di Volano, in Valle Lagarina, ritornando poi incolumi.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori