Avanzata britannica a Courcelette
Dopo due anni di guerra trovo stucchevole l’esagerazione degli anacronistici toni cavallereschi nelle comunicazioni ufficiali; hanno un sapore oppiaceo, artificioso, forzato. Ma nel 1916 piacevano e tanto, soprattutto ai giornali. La reazione della stampa britannica all’ampollosa, enfatica, retorica di Briand è orgasmica: «In Inghilterra vorremmo ascoltare più spesso discorsi di questo genere. La Francia ha la fortuna di avere uomini le cui parole sono come una spada fiammante». Resta da dimostrare se queste parole siano realmente apprezzate da popolazioni sempre più provate.
Sulla Somme la battaglia di Flers-Courcelette si conclude il 22 settembre con un'ultima, limitata, avanzata britannica. I tedeschi manifestano la volontà e la necessità di resistere a ogni costo, aggrappandosi con le unghie e con i denti a ogni pietra, a ogni buca.
Stesso discorso sul fronte orientale: «Le operazioni stanno prendendo le forme di quelle occidentali; ogni metro d’avanzata va lentamente digerito».
Monotona anche la campagna macedone, dove i bulgari infastidiscono i britannici sullo Struma.
Intanto a Salonicco gli insorti pro-Intesa avviano i processi contro i sospettati di complicità con i bulgaro-tedeschi: per chi abbia ingiuriato la “Lega rivoluzionaria per la difesa nazionale” c’è il carcere.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- I britannici avanzano a est di Courcelette.
- Fine della battaglia di Flers-Courcelette.
- Raid aereo tedesco sul Kent: nessun danno.
- Pesante raid aereo inglese su “un importante raccordo ferroviario”: inflitti molti danni.
Fronte orientale
- Segnalate forze russe a circa 80 Km da Leopoli.
Fronte meridionale
- Riva sinistra dello Struma: attaccate le truppe britanniche. Respinto il contrattacco bulgaro.
Fronte asiatico ed egiziano
- La guarnigione turca di Ta’if (Hejaz) si arrende alle truppe arabe.
Parole d'epoca
Penso alla pace
di Achille Salvatore Fontana, artigliere
Solo da qui, si può comprendere lo stato d’animo di noi soldati, obbligati a passare di punto in bianco, dalle belle aspirazioni della natura e della vita, a quell’inferno diabolico che la mente umana ha creato per spegnere quel sacrosanto diritto di esistenza che le madri nostri ci hanno imposto. Ma non pensiamo ad altro, e speriamo che ritornassero presto quei bei giorni in cui firmata la sospirata pace, si avrà la fortuna di ritornare al «Loco natio» ed allora tutto si riattiverà, rammentando o ....... dimenticando la vita passata. Come già sapete, al giorno 14 incomincia la grande offensiva, ma sfortunatamente questa volta non si ebbe quel bel esito di cui si credeva. In certi punti si è avanzato, ma non su tutta la linea come era nostro desiderio. Dove cera gli eroici granatieri, si ha avuto dei progressi, ma dove cera la fanteria si è ottenuto poco. Invece che di granatieri ce ne solo 2 reggimenti ce ne vorrebbe 10, allora sì che si potrebbe arrivare a Vienna !
Alla mattina del giorno 14 si incominciò a bombardare, e già tutto proseguiva bene, quando incominciò a piovere disperatamente; gli ufficiali che stavano agli osservatori non potevano più vedere l’effetto dei tiri e così i reticolati non si è potuto spezzarli completamente.
Verso le ore 3 del pomeriggio incominciò la fanteria a dar l’assalto, ma arrivata sotto ai reticolati dovette retrocedere. Per tre giorni consecutivi andarono all’assalto, sotto ad un fuoco infernale della nostra e sua artiglieria, ma poco si è ottenuto. Ora la nostra artiglieria sembra impazzita: continua a tirare disperatamente giorno e notte per non dar tempo al nemico di fortificarsi, e presto si dovrà tentare un’altra volta di far l’avanzata. Speriamo di ottenere un buon progresso. Noi durante il bombardamento ci è scoppiato una bombarda mentre stava per partire la bomba, ed abbiamo avuto tre morti e sei o sette feriti, in più diversi altri feriti li abbiamo avuti causa lo scoppio di granate e sdrapnel nemici.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
In tutto il teatro delle operazioni le persistenti intemperie ostacolarono ieri l'attività delle nostre truppe. Tuttavia sono segnalati sensibili progressi della nostra tenace avanzata alla testata del torrente Vanoi (Cismon), e verso la vetta del Sief (alto Cordevole). Sulla fronte Giulia azioni limitate delle artiglierie. Quella nemica tirò su Gorizia senza nostro danno.
Firmato: CADORNA