Il Governo provvisorio di Creta
È fatta, Venizelos ha varcato il Rubicone. Il 29 settembre il leader degli insorti, insieme all’Ammiraglio Condouriotis e al Generale Danglis, proclama la formazione di un Governo provvisorio a Creta, in aperta opposizione a quello ateniese. È una secessione temporanea, le autorità vengono spodestate. Venizelos, acclamato dai cretesi, pubblica nel giornale ufficiale dei “separatisti” un nuovo proclama interventista e lo rivolge a tutto il popolo ellenico: «La coppa è ormai colma. La Corona prosegue in una politica disastrosa, allontanandosi dagli amici e aprendo le frontiere ai nemici». Chiunque abbia a cuore le sorti del paese è invitato a recarsi a Salonicco per unirsi agli Alleati.
Nelle capitali dell’Intesa si specula sulla possibile contromossa di Re Costantino: a un certo punto gira persino la voce di negoziazioni aperte con gli Alleati per l’entrata nel conflitto; sarebbe il modo più semplice per disinnescare la bomba, umiliazione a parte.
La notizia bellica del giorno arriva dalla Transilvania: gli austro-tedeschi comandati dal Generale Falkenhayn sconfiggono i rumeni e riconquistano Sibiu, un colpo niente male.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Venizelos, l’Ammiraglio Condouriotis e il Generale Danglis annunciano la formazione di un Governo provvisorio greco a Creta, in opposizione a quello di Atene.
- Venizelos, accolto con grandissimo entusiasmo a Candia (Creta), pubblica sul giornale ufficiale del Governo provvisorio un proclama interventista al popolo greco.
- Von Kuhlmann, Ambasciatore tedesco all’Aja, nominato Ambasciatore in Turchia.
Fronte occidentale
- A sud-ovest di Le Sars (sulla strada per Bapaume) i britannici catturano alcune fattorie.
Fronte meridionale
- Fine della battaglia di Sibiu: la città viene ripresa dalle truppe austro-ungariche.
Fronte d’oltremare
- I portoghesi occupano la baia di Menai (Africa orientale tedesca).
Parole d'epoca
Quattordici mesi
di Angelo Gandini, artigliere del 118° Gruppo Artiglieria d’assedio
Si avviciniamo ai quattordici mesi di guerra. La cominciai da principio e ci sono sempre. Venni Caporale e sono sempre caporale, e poi uno deve sempre fare il suo dovere. In tutto il tempo mai una visita, quando c’era da lavorare sempre uno dei primi.
In ricompensa Bravo, è qualche cosa ma mi importa poco, che mi importa è di ritornare a casa. Ma per modo di dire. La vita in questi mesi la passai discretamente bene. Oggi continuarono le incursioni di nostri Caproni. Null’altro.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
In Valle Adige è segnalata maggiore attività del nemico con pattuglie e con tiri delle artiglierie che le nostre efficacemente controbattono.
In Valle Astico continuano nostri tiri di interdizione su Monte Cimone.
Alla testata del torrente Vanoi (Cismon-Brenta), nel pomeriggio di ieri, forze nemiche, col favore di fitta nebbia, tentarono un violento attacco di sorpresa contro una nostra posizione avanzata a nord del Gardinal: furono nettamente respinte. Eguale sorte ebbe un attacco eseguito da riparti di Kaiserjägern contro le nostre posizioni di Punta Forame alla testata del Rio Felizon (Boite).
Sulla rimanente fronte azioni intermittenti delle artiglierie, ostacolate dal mal tempo.
Sul Carso, nella passata notte, respingemmo insistenti tentativi fatti dal nemico per avvicinarsi alle nostre linee.
Firmato: CADORNA