26 Ottobre, 1916

Alleati in bilico tra Verdun e Bucarest

Bel ballottaggio. Verdun e la Romania si dividono le pagine dei quotidiani del 26 ottobre. Iniziamo dal fronte occidentale, visto con occhi francesi: «L’impresa del Kronprinz è fallita. […] Questa semplice constatazione prova la vanità dei sacrifici imposti alla Germania dall’orgogliosa ostinazione del Principe ereditario tedesco». In appena un paio di giorni Parigi ha catturato migliaia di prigionieri, ha annullato le contromosse nemiche e ha mantenuto tutta la linea. Già, ma il nuovo scenario non è affatto nuovo e riporta il tempo indietro di qualche mese; per entrambi i sofferenti eserciti è un frustrante déjà vu.

L’offensiva di Verdun esalta gli Alleati, ne hanno bisogno per annacquare i dispiaceri rumeni e sopprimere la crescente ansia per quello che potrebbe essere un altro frustrante déjà vu: una Serbia-bis. Gli eserciti di Bucarest sono arretrati di una trentina di chilometri al passo di Vulcan e di una quarantina a nord della ferrovia Cernavodă-Costanza.

Nei giornali della capitale affiorano recriminazioni e rimproveri: «La Romania non poté resistere alla pressione della guerra su due fronti. La responsabilità della situazione va al Comando degli eserciti Alleati. Lo Stato Maggiore rumeno non è responsabile degli insuccessi. […] I rumeni potranno resistere solo se avranno soccorsi immediati». Un mezzo scaricabarile al gusto di rassegnazione. Non la migliore delle premesse per un pronto riscatto.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Le relazioni fra la Germania e la Norvegia si fanno sempre più tese. Una nave da guerra tedesca ferma un vapore postale norvegese.

Fronte occidentale

  • Primo raid di un cacciatorpediniere tedesco sul canale di Dover.

Fronte meridionale

  • Austro-tedeschi fermati sui passi settentrionali della Transilvania.
  • Gli austro-tedeschi guadagnano terreno nei passi dei Carpazi meridionali; verso Vulcan Pass entrano per circa 30 km. in territorio rumeno.
  • In Dobrugia i rumeni hanno ripiegato a 40 km. a nord della ferrovia.
  • Gli aerei anglo-francesi raggiungono Bucarest.

Parole d'epoca

Diario di Guerra 1915 - 1918

di Don Andrea Balestrazzi

Mi è concesso il sussidio per mia sorellina e mia mamma.
Sono lieto di poter dare questo tanto tenue profitto ai miei cari.
Potessi dar loro tutta la vita! …

DAL FRONTE

Nella giornata di ieri azioni di artiglieria nella zona del Lagazuoi (Vallone di Travenanzes-Boite), ad est di Gorizia e sul Carso. Nel pomeriggio l'avversario intensificò il suo fuoco contro le nostre linee ad est di Gorizia, ma non pronunciò alcun attacco.
Alcuni colpi caddero sulla città facendo qualche vittima.
Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori