24 Novembre, 1916

Déjà vu

Giornata di annunci reiterati. L’Ammiraglio francese Du Fournet consegna alla Grecia un ultimatum déjà vu, intimandogli di consegnare il materiale bellico entro la prima metà di dicembre. Anche il Belgio batte sempre lo stesso tasto, invitando la Santa Sede e i neutri, in particolare la Spagna, a protestare a Berlino contro le deportazioni di massa dei belgi e le crudeltà tedesche.

Non solo giornata di annunci reiterati, ma anche di sostituzioni illustri. In Russia si dimette il Premier Štjurmer, amato da pochi per la sua eccessiva vicinanza a Rasputin; al suo posto siederà Aleksandr Trepov, che proverà a cambiare rotta senza particolare successo. Novità anche in Germania: il Principe ereditario viene trasferito dal fronte di Verdun a quello più tranquillo tra l’Oise e Belfort; non una grande perdita per i veterani di Verdun, dubito si siano strappati i capelli.
In Italia sono i socialisti ufficiali a far discutere. Propongono una mozione per avviare le trattative di pace, una pace onorevole e conveniente per tutti. Bel gesto, ma irrealizzabile in questo momento; utopico.
Il 24 novembre è anche il giorno di Hiram Stevens Maxim, morto a Londra: aveva inventato la mitragliatrice.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Ultimatum dell’Ammiraglio francese Du Fournet alla Grecia.
  • Il Principe ereditario tedesco viene sostituito al Comando della V armata (Verdun) e trasferito al Comando del gruppo degli eserciti tra l’Oise e Belfort.
  • Un telegramma del Ministro degli esteri belga ai rappresentanti presso la Santa Sede e la Spagna espone la gravità delle deportazioni fatte dai tedeschi in Belgio e i lavori forzati ai quali i belgi sono sottoposti nelle officine di guerra e nelle trincee. Fra poco i deportati dal Belgio saranno 350.000, ha Spagna ha protestato energicamente presso il Governo tedesco per le deportazioni.
  • Štjurmer, Premier russo e Ministro degli esteri, si dimette ed è sostituito come Premier da Aleksandr Trepov.
  • Il gruppo socialista ufficiale alla Camera italiana invia alla Presidenza una mozione, proponendo le condizioni per una pace onorevole e conveniente per tutti.

Fronte meridionale

  • Le truppe italiane, continuando l'avanzata a ovest di Monastir, occupano le alture di Quote 2.220 e 2.227, a sud-ovest di Nizhepole.

  • Mentre i russo-rumeni continuano ad avanzare nella Dobrugia, distaccamenti dell’esercito di Mackensen continuano l’attraversamento del Danubio in parecchi punti.

Operazioni navali

  • La nave ospedale inglese “Braemar castle” danneggiata da una mina, o da un siluro, nell’Egeo.

Parole d'epoca

Il 13esimo Fanteria

di Giuseppe Abate

La luce stellare troppo fioca, non aveva elevato spirito aggressivo contro le tenebre, e bisognava fare ricorso a riflettori e razzi. Ma con ciò il problema dell'illuminazione notturna, non era del tutto risoluto: i nottambuli, uomini e bestie, della Valletta di S. Grado, del Nad-Logem e del Volkovniak urtavano ancora in sassi, in tronchi abbattuti e rami spezzati, inciampavano in «cavalli di frisia», in reticolati, cadevano.... e risorgevano!... Cogliamo questa occasione
per ricordare il Sergente della 4.^ Compagnia, Faglia Vasco, spirito burlone, milanese, grande e bravo organizzatore di corvées sotto il fuoco nemico.
Alcune volte si ebbe il nevischio, una volta la neve. Era uno spettacolo meraviglioso.... per i poeti, ma non troppo per i «guerrieri» i quali ne avrebbero fatto a meno assai di buon animo! Si sapeva bene che le intemperie, il fango, la neve non facevano diminuire l'intensità della lotta.

 

DAL FRONTE

In Macedonia, nella giornata del 20 le truppe italiane, che operano nella regione montuosa ad occidente di Monastir, respinsero un violento attacco nemico proveniente da Monte Muza. Proseguendo nell' avanzata verso settentrione le truppe italiane espugnarono il giorno 22 le alture a sud di Bratindol, a nord-ovest di Monastir.
Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori