29 Novembre, 1916

Trasferito il Governo rumeno

Se ci siete battete un colpo. Silenzio. I rinforzi russi ancora non ci sono. Male, perché gli austro-bulgaro-tedeschi non aspettano e continuano a passeggiare in Romania: il 29 Falkenhayn avanza a nord-ovest di Bucarest e occupa le cruciali Câmpulung e Pitești, mentre a sud Mackensen allunga le mani su Călugăreni, a meno di trenta chilometri dalla capitale.
Il Governo rumeno si è già trasferito a Iași, al confine moldavo. Considerata la gravità della situazione, si accettano reclutamenti in massa più o meno volontari, vanno bene anche i quindicenni. L’ansia dei novellini, di chi non ha visto il fronte, qualcuno la paragona a quella prima di un esame. Già, ma la guerra non rimanda a settembre; da una bocciatura non si torna indietro.
I francesi credono ancora nel miracolo. Un filo più realisti gli inglesi. A Londra non si dà la partita per persa, ma per esempio il Times scrive: «Speriamo che i tedeschi abbiano scordato le lezioni apprese sulla Marna»

Ora le speranze rumene si concentrano sul campo trincerato di Bucarest, molto simile a quello di Anversa. C’è però un particolare preoccupante: lo scudo principale difende il lato sbagliato della capitale, quello est. Tutto il sistema di fortezze era stato pensato e costruito in previsione di una calata russa, quando la Romania era alleata della Germania. "Bene, ma non benissimo".

Farsi un’idea della condizione dei civili è complesso, soprattutto per quanto riguarda gli Imperi centrali. La Stampa prova a inquadrare la realtà tedesca pubblicando un articolo del giornalista americano Daniel Thomas Curtin, dieci mesi in Germania: «Il disagio e il malessere si acuiscono nell’intero paese, ma la popolazione non ha perso la sua tenacia e la speranza». Si vive in uno stato di polizia, il Governo esercita un rigoroso controllo su ogni aspetto della vita. «Lo straniero è ovunque guardato con sospetto». Sono cambiati anche i costumi, più sobri, così come l’abbigliamento femminile. Le città come Essen, sede di grandi fabbriche, vivono una nuova grande urbanizzazione. «La produzione industriale non è mai stata così intensa. Si lavora notte e giorno». Curtin scrive per il Times, quindi sull’assoluta imparzialità dell’articolo non metterei la mano sul fuoco. Mi sembra però un quadro abbastanza affidabile.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’Ammiraglio Sir John Jellicoe nominato Primo Lord del mare, l’Ammiraglio Sir David Beatty lo sostituisce come Comandante in Capo della Grande flotta inglese.
  • Protesta degli U.S.A. contro la deportazione dei belgi.
  • Il Board of Trade si allargherà al Galles del sud dal 1 dicembre 1916.

Fronte italiano

  • Gli austro-ungarici ammassano truppe sul fronte del Carso.

Fronte orientale

  • Continua l’offensiva russa sui Carpazi.

Fronte meridionale

  • I tedeschi catturano Câmpulung e Pitești (nord-ovest di Bucarest).
  • Mackensen a Călugăreni (meno di 30 km. a sud di Bucarest).
  • I combattimenti a est di Monastir continuano nella nebbia.
  • Idrovolanti inglesi bombardano Gereviz (Bulgaria).

Parole d'epoca

Avvelenamento intestinale

di Giuseppe Franchi Maggi, Sottotenente di Complemento dell’arma del Genio, 1° Reggimento Zappatori

«sono da quindici giorni a letto all’Ospedale Militare per un avvelenamento intestinale.
Ora miglioro (oggi non ho febbre) ma sono stato male assai ed è da 10 giorni che non prendo che latte!
Te ne avverto unicamente perché tu stia attento che i miei non lo vengano a sapere».

 

 

DAL FRONTE

Lungo tutta la fronte consuete azioni delle artiglierie, più vivaci nella zona ad oriente di Gorizia, nonostante le persistenti intemperie. Con tiri aggiustati disturbammo movimenti di truppe nemiche nella Valle del Frigido. (Vippacco). Sul Carso proseguirono intensamente i lavori di afforzamento. Efficaci nostri tiri di interdizione e molestie di pattuglie ostacolarono la attività del campo nemico.
Firmato: CADORNA

 

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori