13 Dicembre, 1916

Le partite diplomatiche dell’Intesa

Ostile, l’accoglienza riservata dagli Alleati alla proposta di negoziati tedesca non è neanche freddina, è proprio ostile a priori. Pur ignorando le eventuali richieste di Berlino, il Premier francese Briand le sintetizza così: «Testa vinco io, croce perdi tu». La pensano allo stesso modo anche molti giornali occidentali. Scontato.
Il Daily Mail: «Bethmann-Hollweg non ha diritto a una risposta, così come non ce l’ha il bandito armato intrufolatosi in casa vostra. La pace non è possibile con una nazione di assassini, con chi considera i trattati come pezzi di carta».
La Morning Post: «L’offerta della Germania è il tentativo di un disperato. Un espediente per evitare la punizione riservata al suo scacco militare».
Il Times: «Le proposte tedesche sono incompatibili con lo scopo della nostra guerra. L’Intesa rimarrà impassibile davanti a questa ostentazione di forza e ipocrisia. […] La Germania è cosciente della sua debolezza. Gli Alleati devono respingere qualsiasi idea di mediazione».
Gli altri commenti svariano dalle «perplessità sulla buonafede tedesca» al «saremmo lieti di accordarle la pace, ma alle nostre condizioni»

Alla Camera italiana il Ministro degli esteri Sonnino conferma tutto: sì, c’è una nota delle Potenze centrali, ma no, non sono specificate le condizioni per intavolare i negoziati. Non rilascerà altri commenti prima di essersi accordato con gli Alleati.

L’Intesa sta giocando un’intricata partita diplomatica anche in Grecia. Ammette candidamente di simpatizzare per Venizelos, ma smentisce di aver appoggiato congiure antidinastiche e di aver promesso aiuti ai ribelli per la conquista del potere. Il 13 dicembre lo stesso Venizelos nega di aver scritto la lettera incriminata, denunciandola come «un falso creato dal Governo per fuorviare l’opinione pubblica».

Con tutta questa attenzione sulla politica si rischia di dimenticare la guerra. In Romania la nuova linea del fronte si è attestata sullo Ialomița. Davanti al fiume in piena gli eserciti combattono con alterne fortune. Ma i bulgaro-tedeschi avanzano anche verso Brăila e Galaţi, appena oltre il confine nord-occidentale della Dobrugia.
A 2.400 chilometri di distanza un altro fronte resuscita. I britannici approfittano della buona stagione e del termometro in calo lanciando una nuova offensiva in Mesopotamia: il bombardamento diversivo su Sanna-i-Yat ha confuso i turchi, permettendo al Generale Maude di attraversare lo Shatt al-Hay e mettere in sicurezza entrambe le rive.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Alla Camera francese si presenta il nuovo Ministero formato da Aristide Briand, che riassume la nota per la pace tedesca come “Testa vinco, croce perdi”.
  • Il Ministro degli esteri Sonnino conferma in Parlamento l’offerta tedesca di negoziati di pace, ma prega l'aula di non fare altre domande a cui non potrebbe rispondere.
  • Il Premier austriaco Koerber si dimette. Spitzmuller incaricato di formare un nuovo Governo.

Fronte occidentale

  • Continuano i bombardamenti pesanti sul fronte della Somme.

Fronte meridionale

  • I russo-rumeni sono costretti a ripiegare sul fiume Ialomița.
  • I bulgaro-tedeschi avanzano verso Brăila e Galaţi.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Offensiva britannica sul TigriSanna-i-Yat bombardata; i britannici attraversano lo Shatt al-Hay e mettono in sicurezza entrambe le rive.

Operazioni navali

  • Navi russe bombardano Balchik, distruggendo i viveri dell’armata bulgara.

Parole d'epoca

“Qualche bona feta di polenta”

di Agostino Tonetto

Carisima Moglie mi disi che vendete 7 litri di late al giorno a 35 Centesimi al litro bene il se ben pagato e o molto piacer che cosi guadagnate qualche cosa di andar avanti in famiglia vi aricomando di non far stentari i banbini per il late che in gia lo sai anche ti e il suo vito il late specialmente al inverno che magari fose a casa anche mi che qua son tanto stufo di mangiar questa pasta e carne che non poso piu che avrei una volia di mangiar o un po di pese o qualche poco di radicio o qualche bel piato di fagioli, che non puoi inmaginarti quanto stufo che son di pagnoca che magari avesi qualche bona feta di polenta del nostra che e due mesi che non ne vedo. ma per il piu che desiderei di aver il mio letto che e due mesi che non mi levo le brage de torno che qua si dorme come le Bestie e poi quando vero a casa se idio vora ti contero tutto quelo che mi toca.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

DAL FRONTE

In Valle dell' Astico duelli delle artiglierie; la nostra disperse nuclei nemici sulle pendici settentrionali di Monte Seluggio e a nord di Monte Cimone. Lungo la fronte Giulia azioni sparse di artiglierie ed attività di nostri nuclei in ricognizione. Sul Carso un nostro aviatore assalì un aerostato nemico in osservazione che cadde incendiandosi nei pressi di Ternovizza (Ternovica) a nord-est di Nabresina.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori