Re Costantino elogia le sue truppe
Se fossi nei panni della Grecia sarei irritato, ma eviterei di tirare troppo la corda. Atene risponde alla protervia delle richieste Alleate con pericolosa arroganza. Il 24 dicembre il Ministro della guerra redige un proclama alle truppe a nome di Re Costantino: «Col cuore traboccante di gratitudine, mi congratulo per la vostra condotta esemplare durante le indimenticabili giornate del 1° e del 2 dicembre. […] I nostri nemici devono ormai avere compreso l’invincibilità di truppe così valorose». Ecco, tralasciamo la discutibile “invincibilità” dell’esercito greco, il documento sembra tanto una sfida alla ventilata Commissione d’inchiesta mista. In più non ho potuto ignorare l’uso esplicito di una parola molto forte per un Paese neutrale e diviso come la Grecia: quel “nemici” suona come una palese accusa.
Questo inverno è diverso e non solo per le temperature. I fronti hanno tutti rallentato, ma non si sono bloccati del tutto. C’è attività ovunque, minore, locale, spesso inutile, ma si combatte.
Lo racconta Giovanni Corvetto su La Stampa: «L’anno scorso si parlava di vacanze dalla guerra e la sosta invernale si adagiava sovrana, sopra un letto grigio di fango e neve, a domare ogni convulsione di battaglia, ogni velleità d’offensiva. Stavolta no. Su tutto il nostro frastagliato fronte si verificano fenomeni epilettici, che ci mettono ogni giorno sull’attenti».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Ministro greco della guerra dirige alle truppe un proclama elogiativo a nome di Re Costantino.
- Nel ricevimento dei Cardinali per il Natale il Papa rinnova i suoi voti per la pace, dichiarando che la pace augurata non può essere che una pace giusta.
Fronte meridionale
- Continua la battaglia vicino Râmnicu Sărat.
- Raid britannici sul fronte di Dojran.
Parole d'epoca
Diario di Guerra 1915 - 1918
di Don Andrea Balestrazzi
Oggi si festeggia la vigilia di Natale! Qual differenza in me e nel mondo!
Domenica ho assistito alla Messa di un prete soldato.
Penso che forse anch’io, se non c’era la guerra potevo essere sacerdote!
DAL FRONTE
Sulla fronte Tridentina duelli di artiglierie, più intensi nella zona di Valle Adige e sull' Altopiano di Asiago.
Dallo Stelvio al Garda duelli di artiglieria più vivaci nella zona del Tonale ed in Valle di Ledro.
Sul Pasubio e nel bacino dell' Alto Astico disturbammo con tiri aggiustati movimenti di colonne nemiche.
Sulla fronte Giulia fitta nebbia ostacolò ieri le azioni delle artiglierie.
Col favore di essa piccoli nuclei nemici avanzarono di sorpresa contro le nostre posizioni di Quota 86 a sud-est di Gorizia.
Furono prontamente respinti e lasciarono nelle nostre mani qualche prigioniero.
Sul Carso scontri di pattuglie.
Nella serata un intenso bombardamento nemico contro Monfalcone e le posizioni di Quota 144 fu fatto cessare dal rapido intervento delle nostre artiglierie.
Firmato: CADORNA