Servono equilibri e stabilità interna
L’Impero Asburgico cerca ancora un assetto di relativa stabilità interna. Il cambio del Governo viennese non basta e il 23 dicembre il Conte Burian rassegna le dimissioni da Ministro degli esteri austro-ungarico. Al suo posto è nominato Ottokar Czernin, uomo di fiducia dell’Imperatore Carlo e personaggio meno spigoloso, più accomodante e incline al compromesso rispetto al suo predecessore. Dettaglio non irrilevante in caso di trattative di pace.
La nomina di un austriaco agli esteri, Ministero in comune tra i due regni, rompe i fragili equilibri politici: il Principe Hohenlohe, altro austriaco, è costretto a lasciare il Ministero delle finanze, anche questo in comune. Il suo posto è occupato proprio da Burian, ungherese. Uno a uno, palla al centro.
Se la crisi politica asburgica è risolta, non lo è quella militare russo-rumena. La Dobrugia viene evacuata per intero, a eccezione di una testa di ponte a Măcin, una decina di chilometri a oriente del Danubio. Tutta la regione è in mani bulgaro-tedesche, compresa Tulcea, al confine settentrionale.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Austria-Ungheria: Il Conte Czernin succede al Barone Burian (dimissionario) come Ministro degli esteri.
Fronte occidentale
- Attività tedesche nello Champagne.
Fronte orientale
- Duri scontri per le posizioni sul fronte moldavo.
Fronte italiano
- Il maltempo dura tutta la notte sul fronte italiano.
Fronte meridionale
- I britannici attaccano con successo due volte lungo il fronte di Dojran (Macedonia).
- I russo-rumeni si ritirano dalla Dobrugia verso la Bessarabia, lasciando solo alcune truppe a Măcin (est di Brăila). La regione è interamente in mano dei bulgaro-tedeschi, escluso l’estremo lembo nord-ovest. Anche Tulcea è conquistata dagli Imperi centrali.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici catturano Magdhaba (Sinai), distruggendo praticamente tutte le forze turche (3.000 soldati). Segue il successo a sud di Mitla Pass e Abu Aweigila.
Operazioni navali
- Raid navale notturno austro-ungarico a Otranto. Nessun danno materiale.
Parole d'epoca
Diario di guerra
di Antonio "Oreste" Grasso
Giornata con poca azione; solo la notte, vedendo movimento,
ci arrivò l'ordine alle ore 12 di levarsi e fare fuoco con due pezzi per un'ora;
facemmo ciascuno 12 colpi.
DAL FRONTE
In Valle Sugana la sera del 21 fu respinto un piccolo attacco contro le nostre posizioni avanzate del torrente Maso.
Nella giornata di ieri l' avversario bombardò le nostre posizioni sulle due rive della Brenta, ma non lanciò alcun attacco.
Lungo la rimanente fronte azioni varie d' artiglieria disturbate dal persistente maltempo.
Nella passata notte un tentativo di avanzata del nemico contro la posizione di Quota 144 sul Carso fu dai nostri prontamente respinto.
Firmato: CADORNA