I naturalizzati e "l'inquisizione"
Due mesi abbondanti dopo la dichiarazione dell’indipendenza polacca qualcosa si muove. Il 14 gennaio il provvisorio Consiglio di Stato, finalmente nominato dai Governatori militari austro-tedeschi, si riunisce a Varsavia: niente di indimenticabile, giusto qualche frase scontata.
Il problema della nazionalità preoccupa anche i giornali britannici. L’opinione pubblica ha protestato contro le eccessive libertà concesse agli stranieri e in particolare ai naturalizzati britannici di origini austro-tedesche. Molto in voga l’accusa di non aver ripudiato il Paese d’origine, mantenendo la doppia cittadinanza. La polemica, strumentalizzata, monta ben oltre la reale portata del problema. La questione è più formale che pratica, ma basta comunque per avviare una commissione di inchiesta. I rimedi presentati spaziano da norme più severe e restrittive sul rilascio della nazionalità britannica, alla limitazione dei diritti civili, fino all’ipotesi di internamento preventivo. E per sicurezza chiunque è autorizzato a ricorrere contro la nazionalizzazione di un richiedente, in perfetto stile inquisizione.
Sul fronte rumeno l’offensiva austro-tedesca è respinta nella valle di Cașin e a nord-est di Focșani, ma i russo-rumeni perdono Vădeni, tra Brăila e Galaţi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il provvisorio Consiglio di Stato polacco si incontra a Varsavia.
Fronte meridionale
- Gli austro-tedeschi sono respinti nella valle di Cașin e a nord-est di Focșani, ma catturano Vădeni (tra Brăila e Galaţi).
Operazioni navali
- La nave da crociera giapponese “Tsukuba” affonda in porto per un'esplosione interna.
Parole d'epoca
Fiori di trincea
di Don Giovanni Folci
Giornata tediosa. Nonostante la nebbia fittissima, aeroplani austriaci si mostrano bassi sulle nostre posizioni. Verso le quindici giunge il generale comandante la 12a divisione, Quaglia, appresso il generale Pistoni che s'intrattiene meco molto familiarmente; mi dice dell'andata all'ospedale di don Tarditi del 37° ed esprime il desiderio ch'io resti sempre col 38°. "Guai s'ella parte! La vogliamo sempre con noi". Generale, colonnello nostro ed aiutante maggiore se ne vanno in linea per decidere una piccola azione di rettifica. Faccio una camminata fino al 3° battaglione per stabilire l'orario della santa Messa di domani. Nel ritorno faccio una corsa buscandomi una tremenda sudata.
DAL FRONTE
Sulla fronte Tridentina maggiore attività delle opposte artiglierie.
Con tiri aggiustati disturbammo intensi movimenti sulle retrovie del nemico e bersagliammo alcuni appostamenti di batterie.
Lungo la fronte Giulia le azioni d' artiglieria furono limitate dal maltempo che non impedì, però, la consueta efficace attività di nostre pattuglie.
Firmato: CADORNA





