16 Gennaio, 1917

Atene accetta l’ultimatum Alleato

Ok, è resa su tutta la linea. Il 16 gennaio Atene accetta ogni termine dell’ultimatum Alleato. Ma il blocco verrà tolto solo a richieste soddisfatte. Re Costantino si sarebbe però lamentato con i neutrali, in particolare con una lettera indirizzata agli Stati Uniti: «Noi chiediamo solo correttezza. […] Negli ultimi due anni abbiamo subito il crescente controllo Alleato fin nei più piccoli aspetti della nostra vita privata, dalla polizia, alle lettere e ai telegrammi, in tutto. […] Con le continue ingerenze nella nostra politica interna la Francia e l’Inghilterra sono riuscite ad alienarsi la tradizionale ammirazione e simpatia greca. […] Quando si parte con l’appoggio unanime di un popolo e si arriva ad averlo tutto contro allora qualcosa si è sbagliato. I responsabili cercano di giustificarsi amplificando le difficoltà incontrate, parlando di tradimento greco. E fanno pagare a noi il peso dei propri errori. […] Per l’Intesa chiunque non combatta al loro fianco è automaticamente un filo-tedesco. […] Censurare lettere private senza alcun contenuto politico fa infuriare non tanto per la tirannia del gesto, ma per la stupidità»

 La lettera è molto più lunga e contiene un’inevitabile invettiva contro il “dittatoriale” Venizelos. Curioso, su questo argomento Atene potrebbe avere un’insperata sponda nella Russia, dove il leader dell’opposizione è considerato un “rivoluzionario” e quindi scomodo, soprattutto di questi tempi.
Il documento di Costantino è chiuso da un mezzo paragone con il Belgio e l’amara ironia sulle tante belle parole spese in difesa delle piccole Nazioni. Certo, questa è la sua verità, di sicuro parziale, ma non del tutto campata in aria.
In un altro Paese neutrale, la Svizzera, il Governo opta per la filosofia “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Berna ordina la mobilitazione di circa 70.000 uomini e si prepara a difendere i confini. Prevenire è meglio che curare.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Completa accettazione dell’ultimatum Alleato da parte del Governo greco.
  • La Svizzera, per precauzione, ordina la mobilitazione di altri 70.000 uomini.
  • Rapporto di Balfour per amplificare la nota degli Alleati agli U.S.A. già comunicata al Governo americano.

Fronte occidentale

  • Importante raid mattutino britannico a ovest di Lens.

Fronte meridionale

  • Austro-tedeschi respinti da Vădeni.
  • I rumeni ricatturano l’altura fra Cașin e la valle dell’Oituz.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Gli italiani sconfiggono duramente i ribelli vicino Zuara (Tripoli).

Parole d'epoca

Memoriale della Guerra dal 1914 al 1918

di Ferrero Gabriele

Smonto dal treno vado alla Croce Rossa, per ristorarmi, ed per dormire, perchè, sino l'a mattina alle ore 5,30 il treno non parte per Torino, appena arrivo alla Croce Rossa, mi riconoscono che sono ammalato, mi danno subito un caffè a latte, e due biscotti, e puoi mi conducono in una camera vicina che cera molte brande tutte quelle brande erano apposta per dar riposo ai soldati malati che dovevano viaggiare: - La in quella camera cera molti militari che riposavano ma una branda vuota cera ancora mi corici lì, tutto tranquillo, ed io stanco del lungo viaggio fatto; subito prendo sonno, ma troppo tranquillo ero di aver trovato una bella branda per riposarmi, ma appena che sono indormentato, ci capita un grosso disastro, che scopiò una polveriera a 5 chilometri dalla città

 

 

DAL FRONTE

Sulle pendici meridionali del Lagazuoi (Rio di Andraz-Alto Cordevole) dopo lungo e arduo lavoro in galleria, la sera del 14 il nemico fece brillare una poderosa mina sotto la nostra posizione di Cengia Martini.
La efficace, tempestiva preparazione del nostro lavoro di contromina rese assolutamente nullo per noi l' effetto della vasta esplosione; determinò invece il crollo della galleria scavata dal nemico, producendo sensibili perdite fra le sue truppe.
Nella giornata di ieri abbondanti nevicate nella regione alta, pioggia incessante e foschia in quella bassa limitarono l' attività bellica lungo tutta la fronte a tiri intermittenti delle artiglierie.

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori