17 Febbraio, 1917

Atene: preso atto delle lamentele Alleate

Come amici di penna. “Amici” si fa per dire. Gli Alleati non bacchettavano la Grecia da un mesetto, bisogna rimediare. Il 17 febbraio l’Intesa richiama l’attenzione di Atene sull’ostilità di certa stampa: “L’attitudine dell’informazione ellenica genera insoddisfazione e inquietudine”. Libertà di stampa sì, ma solo quando fa comodo a noi. Il Governo greco prende atto delle rimostranze e intensifica le perquisizioni, alla ricerca di armi tra i sospettati filo-tedeschi.

Copione immutato sul fronte occidentale: i britannici avanzano su entrambe le sponde dell’Ancre con relativa semplicità; quasi 800 i prigionieri. Berlino ripiega sempre verso la linea Hindenburg.
Londra può compiacersi anche dei progressi in Mesopotamia, dove circa 2.000 turchi sono stati catturati e le posizioni rinforzate. La rivincita di Kut al-Amara si avvicina.
A preoccupare gli Alleati è il Mediterraneo. A due giorni dalla tragedia del Minas, un altro trasporto viene affondato da un sottomarino tedesco: il piroscafo francese Athos si inabissa trascinando a fondo 754 anime.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’Intesa richiama l’attenzione del Governo greco sull’ostilità della stampa ellenica.
  • Il Governo greco cerca armi nascoste nelle abitazioni private.
  • Formato il nuovo Governo australiano.
  • I direttori delle grandi Compagnie ferroviarie americane sono convocati dal Governo per prendere tutte le misure necessarie per il trasporto rapido di truppe e materiale da guerra.
  • L'Ambasciatore spagnolo trasmette ufficialmente a Washington la notizia che i marinai del Yarrowdale sono stati liberati.
  • A Washington giunge notizia che la cannoniera americana Scorpion è stata affondata, o sequestrata, dai turchi al largo di Costantinopoli.
  • Segnalati un nuovo incidente alla frontiera messicana, dove sarebbero stati uccisi tre soldati americani, e un moto nell'isola di Cuba, prontamente represso dalle truppe del Governo; se ne attribuiscono le cause a intrighi tedeschi.

 Fronte occidentale

  • A nord-ovest di Altkirch (Alsazia) i francesi assaltano i tedeschi causando grandi perdite.
  • A sud dell’Ancre i britannici penetrano di quasi un chilometro nelle posizioni tedesche su un fronte di circa 2,5 km. A nord del fiume prendono le trincee ostili su un fronte di quasi un chilometro. Nelle due operazioni vengono catturati 773 prigionieri.

Fronte orientale

  • Sul fiume Laukesa (sud ovest di Dvinsk) i tedeschi, in mimetica bianca, effettuano un'incursione sulle linee russe, prendendo circa 50 prigionieri.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Vicino Kut al-Amara i britannici fanno progressi sulla riva sud del Tigri.
  • Fallisce un attacco sulla riva nord delle posizioni a Sanna-i-Yat.

Operazioni navali

  • Nel Mediterraneo è silurato e affondato il piroscafo Athos, che trasporta truppe francesi e senegalesi.

Parole d'epoca

Storie di soldati di Pavia

a cura di Andrea Pozzetta

Giuseppe Sozzani, al momento della chiamata alle armi, è un giovane studente di Vistarino, piccolo centro nel Pavese nord-occidentale. Soldato di leva di prima categoria richiamato il 16 febbraio 1917, viene destinato ai corsi accelerati per Ufficiale di Complemento e inviato alla Scuola Militare di Parma. Dalla scuola di Parma invia alcune lettere agli amici pavesi e ai famigliari in cui racconta la vita di un comune allievo ufficiale, commenta fatti di vita quotidiana e, soprattutto, trasmette un quadro dell’educazione al patriottismo e al principio di autorità impartita nelle scuole militari. [...] Per il giovane, lontano da casa, è frequente il pensiero della famiglia: «alle volte il ricordo in me suscita un po’ di malinconia»; tuttavia, Giuseppe è anche cosciente di trovarsi a un fatidico punto di una svolta nella propria formazione personale: «In due mesi la macchina guerresca mi ha trasformato da pacifico principino borghese in aspirante, che se riuscirò, degli alpini». Si coglie, in queste frasi, la sensazione di una sublimazione raggiunta attraverso l’esperienza militare, una trasfigurazione non solo in uomo adulto, ma nell’archetipo del soldato che si sacrifica per la patria.

 

DAL FRONTE

Nella zona di Valle d' Adige azioni più intense delle artiglierie. La nostra provocò incendi nelle linee nemiche di Zugna. Sono segnalati piccoli scontri con esito per noi favorevole al Passo di Lagoscuro (Val Camonica), a sud-ovest di Daone (Valle del Chiese), a nord di Laghi (Torrente Zara-Posina), nei pressi di Scurelle (Torrente Maso-Brenta), sulle pendici settentrionali del Colbricon (Valle di Travignolo) e nell' Alto Degano. Sulla fronte Giulia consuete azioni delle artiglierie. La stazione di Santa Lucia (Tolmino) fu colpita dai nostri tiri.

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori