Il Truman Show russo
«Ho marciato, ho combattuto, ho sanguinato. Sono morto senza invecchiare mai. […] In diecimila, spalla a spalla, eravamo solo carne da cannone. […] Ero steso nel fango, tra budella e sangue e piansi mentre il suo corpo si freddava. Chiamai mia madre, ma lei non arrivò mai. […] Il giorno non era nemmeno a metà e diecimila persone erano state uccise». Citazione non letterale di una canzone dei Motorhead intitolata “1916”, data di uscita dell’omonimo album: 26 febbraio 1991. L’argomento è di facile intuizione. Esattamente 74 anni prima si riunisce a Calais una conferenza anglo-francese per pianificare il futuro della guerra sul fronte occidentale. Lloyd George è affascinato dalla tattica aggressiva, per alcuni spregiudicata, del Generale Nivelle e gli concede il pieno appoggio. Il Premier britannico ignora tutte le perplessità, lo scetticismo e le rimostranze dei propri ufficiali. «Se il piano francese dovesse fallire avremmo addosso il peso dell’intero esercito tedesco. […] Joffre aveva alle spalle tutta l’esperienza della guerra, Nivelle è nuovo in questo compito».
Attriti ben più gravi coinvolgono la Russia. A Pietrogrado echeggia il rumore di vetrine infrante, delle sassaiole e di canti rivoluzionari: una grande manifestazione fa vibrare la capitale.
Al fronte la propaganda bolscevica invita i soldati a non combattere. E chi viene mandato a sedare gli ammutinati spesso si associa a loro. Ma tranquilli, le agenzie stampa zariste titolano: «Ordine perfetto in Russia. I giornali tedeschi continuano a diffondere notizie fantastiche su un preteso movimento rivoluzionario, ma in nessuna parte del Paese c’è agitazione». La Russia spaccia agli Alleati e alle loro delegazioni il suo personale Truman Show, dove tutto è finzione.
Ma il palcoscenico principale se lo prende Woodrow Wilson. Il Presidente americano si ripresenta al Congresso per chiedere soldi e poteri speciali: «Se vogliamo difendere i nostri diritti fondamentali, non soltanto a parole, sarebbe molto imprudente non essere pronti. […] Ritengo di dover ottenere la conferma immediata di poteri che potrei aver bisogno di esercitare in qualsiasi momento. […] Siccome è dimostrata l’impossibilità di tutelare con mezzi diplomatici i nostri diritti contro le illegali violazioni tedesche, l’unica soluzione è la neutralità armata. […] Io non propongo la guerra. Domando solo i mezzi e l’autorità necessari per tutelare i diritti del nostro grande e pacifico popolo, riconosciuti da tempi immemorabili da tutte le Nazioni civili». In cima alla “to do list” c’è la volontà di armare la flotta mercantile. L’input finale è in perfetto stile wilsoniano: «Non pensiamo solo ai diritti materiali americani, ma ai principi dell’umanità e della civiltà».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Wilson chiede al Congresso di ristabilire la neutralità armata e di armare i vascelli mercantili.
- Conferenza di guerra anglo-francese a Calais per discutere le operazioni, la cooperazione delle armate e la coordinazione delle operazioni da parte del Comandante in Capo francese.
- Il Governo inglese requisisce navi olandesi nei porti britannici.
- Alla Camera dei Comuni inglese il Cancelliere dello Scacchiere (Ministro delle finanze) annuncia che il prestito di guerra ha fruttato quasi 33 miliardi in denaro e in Buoni del Tesoro.
- Roma: al Congresso del Partito Socialista italiano si vota, con oltre 23.000 voti, un plauso all'opera svolta finora dalla Direzione del Partito, dal Gruppo socialista parlamentare e dall'Avanti! Si delibera anche di non intervenire alla Conferenza parigina dei socialisti dei paesi Alleati.
Fronte occidentale
- A nord e sud dell’Ancre i britannici fanno ulteriori progressi: catturato il villaggio di Le Barque (sud-ovest di Bapaume).
Fronte asiatico ed egiziano
- La retroguardia turca copre la ritirata di 24 km. da Kut al-Amara.
Operazioni navali
- Ricatturato L’H.M.S. “Firefly”.
Parole d'epoca
Diario di Guerra 1915 - 1918
di Don Andrea Balestrazzi
Spedisco L. 10 a Sandro e L. 10 a Giuseppe.
Oh! Di che cuore miei poveri fratelli che il governo a ghermito anzitempo, per questa scuola di demoralizzazione che è l’esercito!
DAL FRONTE
Nella giornata di ieri consuete azioni delle artiglierie, più intense in Val Sugana, nel settore di Plava e ad oriente di Gorizia. Tentativi d' irruzioni nemiche contro le nostre posizioni sulle pendici settentrionali del Colbricon (Valle di Travignolo), di Navagiust (alto Degano) e sullo Sleme (Monte Nero) furono prontamente repressi con sensibili perdite per gli assalitori. Nella zona a sud-est di Gorizia, dopo violenta preparazione di fuoco, nuclei nemici attaccarono una nostra posizione avanzata a sud di Vertoiba. Furono ributtati e dispersi e lasciarono alcuni prigionieri nelle nostre mani. Intensa attività aerea: le nostre batterie colpirono un velivolo nemico che cadde a picco nelle vicinanze di Duino. Nella passata notte due nostri dirigibili bombardarono la stazione ferroviaria di Rifenberga, nella valle della Branizza (Frigido) e il campo d' aviazione di Prosecco, a nord di Trieste. Sugli obbiettivi furono lanciate due tonnellate e mezzo di alto esplosivo con risultati efficacissimi. Le aeronavi, fatte segno a intenso fuoco delle artiglierie nemiche, e contrastate da forte vento, ritornarono incolumi nelle linee.
Firmato: CADORNA