Pubblicato il telegramma Zimmermann
Come un gatto con un grassoccio topastro tra le fauci. Se si potesse fotografare, sarebbe questa l’espressione gongolante dell’Intesa. Londra ha decifrato il telegramma Zimmermann, destinato al Messico, e l’ha subito inoltrato a Washington, ridacchiando sotto i baffi. Il primo marzo l’Associated Press pubblica la notizia; gli Stati Uniti leggono e inorridiscono. L’opinione pubblica, tirata per la giacca, schiuma di rabbia. Se l’esplicita offerta di un’alleanza anti-americana non rappresenta un palese “casus belli”, ci va comunque molto vicino. Il naufragio è il destino di tutte le belle parole berlinesi sull’amicizia tedesca e le buone intenzioni.
E intanto a parlare al Reichstag c’è proprio Zimmermann. Il Ministro degli esteri si professa dispiaciuto per l’affondamento dei piroscafi olandesi, ma la Germania era stata chiara: a partire dal 22 febbraio la sicurezza del viaggio sarebbe stata solo “relativa” e non garantita. Dettagli, perché da questo momento Berlino chiude la finestra di tempo concessa alle navi per salvarsi dalla minaccia sottomarina.
Ai neutrali viene chiesto di abbandonare del tutto la navigazione per accelerare il processo di pace. Aggiungerei: “E chi vive di commerci si arrangi”.
Nei giornali tedeschi spicca una novità: i bollettini parlano per la prima volta della ritirata strategica sul fronte occidentale, argomento finora indigesto alla propaganda: «Evacuazioni volontarie e metodiche, come stabilito da Hindenburg».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Pubblicati dalla stampa americana i particolari del telegramma Zimmermann, nota tedesca in risposta al Messico e al Giappone.
- Discorso di Zimmermann sul siluramento dei vascelli neutrali.
- La Germania annuncia la fine del periodo sicuro per le imbarcazioni nell’Atlantico.
- Da Berlino si annuncia che i marinai del Yarrowdale non furono ancora liberati, per il manifestarsi fra loro di malattie infettive.
- Gran Bretagna: primo resoconto settimanale di partenze, arrivi e perdite della marina mercantile.
- L’offerta del Governo dell'India di 100.000.000 sterline per i costi della guerra viene accettata dalla Gran Bretagna.
- La Duma russa approva all’unanimità una mozione di Miljukov, con cui si chiede quali misure intenda prendere il Governo per risolvere le cause di intralcio alla buona organizzazione del rifornimento dell'esercito e della popolazione civile.
Fronte occidentale
- Raid aereo a Broadstairs: sei feriti.
- Il Grande Quartier generale Alleato riporta la cattura di 2.133 prigionieri tedeschi e 11 villaggi durante lo scorso mese. Le perdite degli aerei tedeschi durante febbraio sono il doppio di quelle Alleate.
- Il Comando tedesco annuncia che sulle due rive dell'Ancre fu sgombrata parte delle posizioni avanzate, volontariamente e metodicamente, senza che il nemico s'accorgesse del movimento. La Frankfürter Zeitung loda la decisione di Hindenburg.
Operazioni navali
- La nave ospedale inglese “Glenart Castle” danneggiata da una mina fra Le Havre e Southampton.
Parole d'epoca
Il 13esimo Fanteria
di Giuseppe Abate
Ai primi di Marzo il Capitano Chimenti Stanislao, Comandante del 3.° Battaglione, lasciò la gloriosa « Pinerolo », perchè destinato al Tribunale Militare del 20.° Corpo d'Armata, in qualità di Sostituto Ufficiale Istruttore, inutile far parola del dispiacere da noi provato per quella partenza: altre volte nelle pagine di questo libro abbiamo accennato all'affetto nostro per questo ottimo e valoroso Ufficiale.
DAL FRONTE
In tutto il teatro delle operazioni si ebbe ieri maggiore attività delle artiglierie con azioni più intense nelle valli di Ledro e Lagarina, nell' Alto Avisio e lungo la fronte Giulia. Sulle pendici di Monte Mosciagh (Altipiano di Asiago) dopo lunga preparazione di fuoco, nuclei nemici assalirono un tratto dei nostri trinceramenti. Furono respinti con sensibili perdite. Ugual sorte subì altro attacco contro le nostre posizioni a nord di Sober (Gorizia). Prendemmo alcuni prigionieri. Velivoli nemici lanciarono bombe su Gorizia, ferendo 4 cittadini. Numerosi altri tentativi d' incursioni aeree furono impediti dalle nostre squadriglie in caccia. Due velivoli nemici, colpiti dal fuoco delle artiglierie, caddero, uno presso Boscomalo, l'altro a nord di Duino.
Firmato: CADORNA