La Russia non abbandona la Guerra
“Russia, se ci sei, batti un colpo”. Gli Alleati attendono dichiarazioni ufficiali dal Governo provvisorio, una qualsiasi indicazione sul prosieguo della guerra. A tranquillizzare l’Intesa ci pensa Miljukov. Il Ministro degli esteri riceve gli Ambasciatori a Pietrogrado il 18 marzo, a seguire arriva il comunicato ufficiale: «Il Governo rimarrà rispettoso degli impegni internazionali assunti dal caduto regime e farà onore alla parola della Russia. […] Combatteremo al fianco degli Alleati il nemico comune fino alla fine, senza tregua e senza debolezza».
Sui giornali italiani iniziano ad arrivare le prime informazioni sulla rivoluzione: «Da una decina di giorni, la mancanza di pane a Pietrogrado costringeva i cittadini a tre o quattro ore di coda in strada per riceverne appena una o due libbre. I disgraziati operai e chi non aveva tanto tempo soffriva la fame». A questo punto escono anche le prime stime: l’insurrezione sarebbe costata 2.500 morti nella sola Pietrogrado. E poi ci sono i commenti degli esperti: «Tutto questo movimento non può provocare nessuna apprensione presso gli Alleati. […] L’avvenire di una Russia liberale è assicurato».
Ingenui, pensano che la rivoluzione russa sia finita; in realtà, quella vera, deve ancora cominciare.
Sul fronte occidentale gli Alleati incassano un altro agognato tassello: dopo Bapaume viene presa anche Péronne; l’accoppiata era uno degli obiettivi principali della battaglia della Somme. Gli anglo-francesi avanzano lungo un fronte di un centinaio di chilometri, per una profondità massima di una quindicina. Nel tabellino di giornata Alleato finiscono anche Chaulnes, Noyon, Guiscard e Nesle. I tedeschi non fanno una piega: continuano a rifiutarsi di impegnare battaglia, eccezion fatta per le retroguardie a protezione della ritirata.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La stampa russa sollecita la fedeltà alla causa Alleata; una Commissione esamina le insolvenze degli ex Ministri.
- Miljukov, assumendo ufficialmente l'incarico di Ministro degli esteri russo, riceve gli Ambasciatori dell'Intesa, confermando l'unanime decisione del nuovo Governo di continuare la guerra sino alla vittoria definitiva.
- Il Governo provvisorio russo annuncia ai propri rappresentanti all’estero i mutamenti politici avvenuti e afferma che la Russia rispetterà gli impegni assunti dal precedente Governo e continuerà a combattere al fianco dell’Intesa.
- Si chiude il quarto Prestito nazionale italiano: ha fruttato 3.600.000.000, di cui 2 miliardi e 500 milioni in contanti. È anche stata chiesta la conversione in titoli del nuovo prestito di 2.100.000.000 di titoli dei prestiti di guerra precedenti.
Fronte occidentale
- I britannici occupano Chaulnes e Péronne e avanzano su un fronte di circa 70 chilometri da Chaulnes ad Arras.
- I francesi occupano Noyon, Guiscard e Nesle e avanzano su un fronte di oltre 60 chilometri.
- I tedeschi lanciano un pesante attacco contro il settore Avocourt-Le Mort-Homme (Verdun).
- Grande attività aerea sul fronte occidentale.
- Zeppelin abbattuti a Compiègne.
Fronte meridionale
- Dopo cinque giorni di combattimenti i francesi catturano 1.200 bulgari, 1,5 km. di trincee sulla Quota 1.248 a nord-est e i villaggi di Svegovo e Rastani, a nord di Monastir (Bitola).
Fronte asiatico ed egiziano
- Avanguardie russe entrano a Van (Armenia).
Operazioni navali
- Cacciatorpediniere tedeschi fanno fuoco sulle città costiere del Kent; bombardata Ramsgate: nessuna vittima.
- Vengono affondati tre piroscafi statunitensi. Perse 14.600 tonnellate di spedizioni.
Parole d'epoca
Fiori di trincea. Diario vissuto da un cappellano di fanteria
di Don Giovanni Folci
Stamane ho detto Messa privatamente, ricordando al gloriosissimo patrono della Chiesa
gli immensi bisogni dei miei soldati e pregando particolarmente per i miei parenti e persone
più care, portanti quel nome santo. Il tempo buonissimo permette insistenti scorrerie d'areoplani e lotte vivaci. Un velivolo austriaco è preso in pieno da un nostro colpo di cannone. Il malcapitato è fatto in due, e precipita, infiammandosi. Sul tardi il cielo va rabbuiandosi, minacciando pioggia.
DAL FRONTE
In valle Sugana (dopo violento fuoco di preparazione) il nemico attaccò ieri le nostre posizioni alla testata della Valletta di Coalba. Fu nettamente respinto con sensibili perdite. In valle di S. Pellegrino, la notte sul 17, intenso fuoco delle artiglierie avversarie distrusse le nostre difese sulla posizione da noi conquistata il giorno 4, di cui il nemico riuscì ad occupare la parte più elevata. Sulla fronte Giulia maggiore attività di artiglierie e bombarde nella zona di Plava; ributtammo un nucleo nemico che tentava di irrompere contro le nostre posizioni di Palliava. Ad oriente di Vertoiba una nostra pattuglia penetrò nelle linee nemiche, vi appiccò un incendio ed asportò munizioni e materiali.
Firmato: CADORNA