Britannici costretti alla ritirata a Gaza
Granduchi, Principi e membri vari della ex famiglia reale: tutti esprimono sostegno e fedeltà al Governo provvisorio di Pietrogrado. Nel mondo Alleato si continua a battere sempre sullo stesso tasto: «La Russia deve risolvere un vasto problema di ricostruzione interna senza attenuare gli sforzi contro il nemico». Ecco, bisognerebbe però convincere il Soviet di Pietrogrado, autore di un manifesto sibillino: l’appello del 27 marzo invita il proletariato mondiale a spezzare il giogo dell’autarchia e a porre termine allo spaventoso massacro della guerra, senza annessioni o indennizzi. Tinte pacifiste poco gradite, le timide e parziali precisazioni non valgono una smentita, né una correzione di rotta.
Nelle capitali dell’Intesa desta molta meno apprensione l’evolversi della situazione americana. Questo nonostante l’inviato del Petit Parisien metta in guardia dall’improbabile spauracchio messicano: «La Germania domina la vita politica, finanziaria e militare del Messico. […] Un esercito da duecentomila uomini è già in gran parte costituito a sud del confine statunitense». Lui è sicuro delle sue fonti, noi un po’ meno.
Tra le operazioni al fronte è interessante soprattutto quella in Medio Oriente. La prima battaglia di Gaza dura solo due giorni, i britannici hanno sbagliato i calcoli e vengono costretti alla ritirata dall’impossibilità di rifornire d’acqua le truppe. Fin qui sembrerebbe solo un altro abbaglio, un episodio marginale. Il vero problema saranno i rapporti gonfiati dal Comando britannico e probabilmente dallo stesso Generale Murray. Le perdite turche vengono triplicate e le previsioni sullo scenario futuro sono di un ottimismo sfrenato. Messa così fa tutta un’altra impressione.
Già, ma questa fantasiosa percezione ecciterà il “feticismo” di Lloyd George per i fronti secondari e influenzerà l’approccio alle prossime operazioni mediorientali.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Proclama della Russia a favore della autodeterminazione e della pace.
- Tutti i membri della famiglia Romanov hanno giurato fedeltà al Governo provvisorio russo.
- La Camera francese vota per chiamare ad aprile la classe del 1918.
- Dibattito sul blocco alla Camera dei Comuni.
Fronte occidentale
- I britannici attaccano a nord-est di Bapaume e occupano i villaggi a nord-est di Péronne.
- I francesi raggiungono la foresta di Saint-Gobain e, a nord di Soissons, il canale Aisne-Oise.
Fronte asiatico ed egiziano
- Fine della prima battaglia di Gaza: Dopo due giorni di combattimenti i britannici prendono 950 prigionieri turchi vicino Gaza, inclusi diversi Generali e l’intero staff della 53esima divisione. Ma poco dopo sono obbligati a ritirarsi.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 670 - 27 MARZO 1917 - ORE 18:00
In Valle Sugana la notte sul 26 nuclei nemici tentarono di avvicinarsi alle nostre posizioni sulla sinistra del torrente Maso, ad ovest di Samone: furono dispersi dalle nostre salve aggiustate.
Nella giornata di ieri l' attività delle artiglierie fu più viva sulla fronte Giulia, divenendo verso sera assai violenta nel settore tra il Frigido e il Dosso Faiti.
Dopo aver distrutto le nostre linee di difesa, il nemico lanciò due forti attacchi, uno in direzione dell' altura di Quota 126, ove riuscì ad occupare alcuni nostri trinceramenti avanzati, l' altro verso il Dosso Faiti, ove fu nettamente respinto.
Una squadriglia di nostri velivoli bombardò accantonamenti nemici in Vallarsa, nei pressi di Geroli, con risultati visibilmente efficacissimi. Tutti i velivoli ritornarono nelle linee.
Generale CADORNA