20 Aprile, 1917

I francesi non sfondano

Per ora basta così. A malincuore il Generale Nivelle rallenta l’offensiva sull’Aisne. I risultati parziali sono ben lontani da quanto sperato: in alcuni punti i francesi sono avanzati di quasi sei chilometri, ma la barriera tedesca non è stata intaccata da nessuna parte, è solida, molto più del previsto. E questo è il male minore. Sì, perché nonostante si sbandierino ai quattro venti le “gravissime perdite” inflitte ai tedeschi, Nivelle glissa su quelle francesi: quasi il triplo; uno scempio.
Arrivati al 20 aprile, il fallimento sul fronte occidentale solleva una domanda: che fine ha fatto la teoria del fronte unico e delle offensive coordinate?
In Trentino e sul Carso le condizioni non sono ottimali, il campo di battaglia è solleticato solo da piccole scaramucce e da duelli d’artiglieria; gli austro-ungarici aspettano e gli italiani temporeggiano. Di gran lunga peggiori le prospettive sul fronte orientale, dove i russi sono pronti solo nelle parole del Premier L’vov: «L’inquietudine mostrata nei primi giorni della rivoluzione è scomparsa. Lo spirito combattivo dell’esercito migliora e si rafforza ogni giorno. La disciplina è perfetta. Gli uomini sono pronti a scontrarsi con il nemico»

Il mantra ripetuto al mondo è: «Siamo due volte più forti di prima». Peccato sia solo uno slogan. La realtà è ben diversa: il Comando supremo russo ha già deciso di rinviare in estate ogni operazione; con tutti i casini interni è semplicemente impossibile concepire un’offensiva.

A Saint-Jean-de-Maurienne si è chiusa la conferenza anglo-italo-francese. I giornali non hanno la minima idea di cosa si sia parlato, ma assicurano il perfetto accordo e il pieno consenso di tutti i rappresentanti Alleati. In Savoia non si è discusso solo di zone d’influenza e Medioriente. Francia e Gran Bretagna hanno fatto un sondaggio: Ribot e Lloyd George hanno chiesto all’Italia cosa ne penserebbe di eventuali trattative di pace con Vienna. Il tutto evitando di menzionare la missione pacifista del Principe Sisto di Borbone e restando molto sul vago. Il secco “no” degli ignari Sonnino e Boselli affossa le intenzioni dell’Imperatore Carlo.
A chiudere la giornata arriva la rottura diplomatica tra Costantinopoli e Washington.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo turco rompe le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti (non segue lo stato di guerra).
  • Dimissioni di D’Almeida, Premier del Portogallo.
  • Il Governo spagnolo protesta nuovamente contro la guerra sottomarina e le difficoltà che essa crea alla Spagna.
  • Il Flour Mills' Order britannico estende i suoi poteri sul controllo del cibo.

Fronte occidentale

  • I francesi occupano Sancy-les-Cheminots (nord-est di Soissons).
  • I britannici catturano Gonnelieu (circa 14 km. a sud-ovest di Cambrai).
  • I tedeschi bombardano Calais e Dover: nessuna perdita.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 694 - 20 APRILE 1917 - ORE 18:00

Sulla fronte Tridentina attività di artiglierie nelle Valli Camonica, Giudicaria e Lagarina; la stazione di Calliano e le adiacenze di essa furono nuovamente colpite dai nostri tiri.
Sono segnalati piccoli scontri a Tezze Sella (Valle di Posina a sud-ovest di Laghi), e nei pressi di Casera Zebio (Altopiano di Asiago).
Sulla fronte Giulia il duello delle artiglierie fu ieri piuttosto vivace nel settore settentrionale del Carso. Nella passata notte idrovolanti nemici lanciarono bombe su qualche località del Basso Isonzo, senza far vittime nè danni.
Contemporaneamente, una nostra aeronave bombardava la stazione e il nodo ferroviario di Opcina con effetti visibilmente efficaci, e ritornava poi incolume nelle linee.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori